Attentato a Donetsk, ucciso il capo della Repubblica Popolare Alexander Zakharchenko



di Clara Statello

Alexander Zacharchenko, leader della Repubblica Popolare di Donetsk, eroe della resistenza della città al regime fascista di Kiev, è stato ucciso oggi pomeriggio in seguito a un'attentato, avvenuto alle 17.30 circa, ora locale, mentre si trovava in un bar della città. Il leader sarebbe morto in ospedale in seguito alle gravi ferite riportate. Assieme a lui risulta ferito il Ministro delle Finanze, Alexander Tymofeviev.

Alexander Zacharchenko, dopo l'Euromaidan e le rivolte antifasciste nel Donbass, si era unito alle milizie popolari e aveva partecipato all'occupazione del Palazzo dell'Amministrazione Regionale, nell'aprile del 2014. Dal 2 novembre del 2014 era il capo della Repubblica Popolare di Donetsk, eletto con il 77, 51% delle preferenze.

Maria Zacharova, portavoce del Ministero degli Esteri Russo, commenta così questo omicidio: «Vi è ogni ragione di credere che dietro all’assassinio c’è il regime di Kiev». Segue con parole durissime:


«Anzichè rispettare gli accordi di Minsk e cercare una via d'uscita dal conflitto interno, la parte ucraina realizza uno scenario terroristico, aggravando ancora di più la già difficile situazione. L'Ucraina non avendo mantenuto le promesse di pace ha ora deciso di passare alla guerra di sangue».


Conclude chiedendo che la comunità internazionale guidi un'indagine super partes per trovare i respondabili dell'omicidio del leader politico.

Intanto l'agenzia Interfax dà la notizia dell'arresto dei sospetti attentatori e sabotatori ucraini, da parte delle forze di sicurezza della repubblica popolare.

La morte di Zacharchenko apre una pericolosa fase di instabilità politica, non solo per la Repubblica Popolare di Donetsk, ma per tutto il Donbass.

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