Global Times: La Cina e il Vaticano firmano un accordo provvisorio sulle nomine dei vescovi



Global Times

La Cina e il Vaticano hanno firmato un accordo provvisorio sulla nomina dei vescovi, ha annunciato il ministero degli Esteri cinese.

Una delegazione vaticana ha tenuto colloqui con il viceministro cinese degli esteri Wang Chao sabato a Pechino, dopo di che l'accordo è stato firmato, secondo quanto si legge in una dichiarazione sul sito web del ministero.

Le due parti continueranno a comunicare per promuovere le relazioni bilaterali, si legge nella dichiarazione.

Le due parti hanno compiuto grandi sforzi per raggiungere l'accordo e le loro buone intenzioni meritano di essere conosciute, ha affermato Mons. Fang Jianping, vice capo della Conferenza episcopale della Chiesa cattolica in Cina.

L'accordo provvisorio aprirà una nuova pagina per le relazioni Cina-Vaticano, ha dichiarato Fang al Global Times nella giornata di sabato.

"Provvisorio" mostra che questo accordo sarà migliorato e ampliato nel tempo, ha spiegato l'esperto di affari del Vaticano Francesco Sisci al Global Times sulla firma dell'accordo provvisorio tra Cina e Vaticano.

Il Vaticano è la continuità storica di migliaia di anni di civiltà occidentale. Il governo cinese è la continuità di tre millenni di storia. Questo accordo segnala che, per la prima volta, queste due civiltà si incontrano da pari a pari, in pace, senza astio o piccoli calcoli, ha affermato Sisci.

L'accordo non merita critiche da parte dei gruppi cattolici poiché è stato raggiunto per esigenze pratiche e per favorire lo sviluppo globale della chiesa cattolica, ha osservato Fang.

I critici dell'accordo lungamente atteso sono semplicemente una "minoranza rumorosa", ha affermato Mons. Marcelo Sanchez Sorondo, anche cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze del Vaticano.

"Nella nostra interpretazione, i critici sono un piccolo gruppo di minoranze, persone che volevano creare problemi", ha detto il vescovo al Global Times in un'intervista esclusiva venneroì.

Sorondo ha spiegato l'importanza di aver raggiunto questo accordo, o avere la Cina meglio coinvolta nel mondo cattolico, visto che "il paese ha una grande popolazione con persone di buona qualità, osserva il bene comune e ha dimostrato la sua capacità di compiere grandi missioni come combattere contro povertà e inquinamento".

(Traduzione de l’AntiDiplomatico)

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