Londra concede asilo ai 'caschi bianchi' fuggiti dalla Siria


"Il Regno Unito sosterrà il gruppo di volontari dei caschi bianchi e le loro famiglie che sono state evacuate dalla Siria nell'ambito del piano di rilocazione delle persone vulnerabili" guidato dal governo britannico, si legge in una dichiarazione congiunta rilasciata la scorsa notte dal il Dipartimento per lo sviluppo internazionale del Regno Unito, il Ministero degli affari esteri e il Commonwealth delle Nazioni e il Ministero degli Interni.

In questo contesto, il capo del Foreign Office britannico, Jeremy Hunt, ha accolto "i primi caschi bianchi reinsediati nel Regno Unito" e descritto come "volontari coraggiosi" e "eroi dei tempi moderni" . "Sono rispettati con la ragione, per il loro coraggioso lavoro che salva vite umane, e in precedenza sono stati nominati per il Nobel per la pace", ha ricordato Hunt.

Da parte sua, il capo del Ministero degli Interni, Sajid Javid ha affermato che i membri di tale organizzazione "hanno salvato la vita di migliaia di civili innocenti durante il conflitto siriano e hanno subito perdite terribili nel processo." "Pertanto, sono orgoglioso del fatto che il Regno Unito sta reinsediando questi individui coraggiosi e le loro famiglie e dando loro l'opportunità di ricostruire le loro vite qui", ha insistito il funzionario.



Che cosa si sa dei caschi bianchi?

L'organizzazione dei 'Caschi Bianchi' è diventata di dominio pubblico dopo aver divulgato sul Web diversi video in cui i loro attivisti avrebbero salvato i civili siriani dalle macerie. Tuttavia, in parallelo su Internet sono comparse immagini che mostravano che i video girati da loro erano orchestrati per manipolare l'opinione pubblica.

Dal Ministero degli Esteri russo, è stato ripetutamente detto che le attività dei 'caschi bianchi faceva parte di una campagna di informazione volta a screditare le autorità e le forze militari siriane.

La scorsa settimana, l'ambasciata russa a Londra ha definito i 'caschi bianchi' come un gruppo di provocatori. L'ambasciata si riferiva a dati provenienti da varie fonti che dimostrano che i membri di quel gruppo sono affiliati a forze terroristiche. Inoltre, il rappresentante della delegazione russa ha ricordato che spesso venivano smascherati dopo aver diffuso false notizie e video orchestrati, incluso il presunto "attacco chimico su Idlib".

Inoltre, il diplomatico russo ha lamentato che "questo gruppo di provocatori sta dimostrando di essere generosamente finanziato dai governi dei paesi occidentali, incluso il Regno Unito".

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