Assad: "La Vittoria a Idlib metterà fine ai complotti occidentali nella regione"


"La posizione del governo siriano (riguardo a Idlib) è chiara, questa provincia, che è sotto il controllo dei terroristi, tornerà nello stato siriano", ha dichiarato il presidnete siriano Bashar al Assad secondo l'agenzia di stampa ufficiale siriana SANA.

Il leader siriano ha anche preso in considerazione il recente accordo siglato tra Russia e Turchia in una zona smilitarizzata nella provincia di Idlib, nel nord-ovest della Siria, attraverso il quale il governo di Damasco ha raggiunto diversi obiettivi, tra i quali "evitare lo spargimento di sangue."

Idlib è l'ultimo baluardo dei gruppi terroristici, in particolare il Fronte Nusra, che, secondo diversi rapporti, ha il sostegno di Stati Uniti, Regno Unito, Turchia e alcuni stati arabi dal Golfo Persico.

Il patto menzionato prevede la creazione di un'area larga da 15 a 20 chilometri lungo la linea di contatto tra le forze siriane e i gruppi armati presenti a Idlib prima del 15 ottobre. Implica anche il ritiro di tutti i gruppi armati e le armi pesanti che sono in loro possesso.

Il presidente siriano ha anche sottolineato che la questione di Idlib è estremamente "cruciale" per i paesi occidentali, poiché un'eventuale vittoria delle forze siriane in questa battaglia significherebbe il fallimento di tutti i loro piani contro la Siria.

"Ogni volta che ci avviciniamo alla vittoria, i nemici della Siria intensificano i loro tentativi di indebolire il paese militarmente, politicamente, economicamente e socialmente", ha ricordato.

Allo stesso modo, in un'altra parte delle sue dichiarazioni, Asad ha sottolineato che la vittoria della Siria nella provincia di Idlib potrebbe anche porre fine alle trame occidentali nella regione, in particolare, con il cosiddetto "accordo del secolo", il controverso piano di pace sponsorizzato dagli Stati Uniti che mira a costringere i palestinesi e gli altri popoli della regione a riconoscere il regime israeliano.

"Non si può separare ciò che sta accadendo in Siria da quanto è stato recentemente riportato sul cosiddetto accordo del secolo (...) Questo problema è antico quanto la causa palestinese, ma ha recentemente accelerato il beneficio della partenza di diversi Stati dallo scontro con il nemico israeliano", ha aggiunto.

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