La nuova strategia USA: Sanzionare le società russe e iraniane impegnate nella ricostruzione della Siria


L'amministrazione statunitense sta progettando una nuova strategia di azione in Siria che prevede la possibilità di imporre sanzioni alle compagnie russe e iraniane impegnate nella ricostruzione della Siria dopo la guerra, ha riferito l'emittente NBC News, citando fonti a conoscenza della situazione.

La strategia non prevede scontri diretti con le forze controllate dal governo iraniano, poiché le forze armate statunitensi hanno il diritto di attaccare le truppe iraniane solo in caso di autodifesa, ha riferito l'emittente della NBC News ieri. Per essere precisi le forze militari statunitensi non hanno alcun diritto di stare in Siria in quanto non hanno un mandato dell'ONU né hanno chiesto o ottenuto il permesso al legittimo governo siriano.

La strategia, invece, si concentra sugli sforzi politici e diplomatici per costringere le forze armate iraniane a uscire dalla Siria, cioè, mettendo pressione finanziaria su di loro.

Tre persone a conoscenza del piano hanno riferito alla NBC News che gli Stati Uniti avrebbero dovuto ostacolare la ricostruzione della Siria ritirando i loro aiuti dalle zone dove sono presenti le forze russe e iraniane e introducendo sanzioni contro le compagnie russe e iraniane impegnate in la ricostruzione.

Gli Stati Uniti stanno cercando il ritiro delle forze iraniane dalla Siria, insistendo sul fatto che la loro presenza nel paese riduce la possibilità di raggiungere una soluzione politica alla crisi e ostacola la lotta contro il gruppo terroristico ISIS.

Alla fine di settembre, James Jeffrey, rappresentante speciale del Dipartimento di Stato americano per l'impegno in Siria, ha promesso che gli Stati Uniti avrebbero mantenuto la loro presenza nel paese per sconfiggere l'ISIS, espellere le forze iraniane e raggiungere una soluzione pacifica.

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