di Giuseppe Masala*
Davvero l'intervista a Boeri dalla Annunziata è qualcosa che fa gelare il sangue: secondo questo signore l'Italia dovrebbe importare fino a 10 milioni di migranti per consentire ai conti dell'INPS di essere sostenibili.
A me pare una logica delirante: che senso ha importare milioni di persone dall'Africa quando hai qui il 10% di disoccupazione, non si sa quanti scoraggiati e quanti sottoccupati? Non si capisce, perché in Italia è già difficile trovare qualcosa per gli italiani figuriamoci per delle persone analfabete e non parlanti la lingua italiana (lasciamo poi perdere le diversità culturali). Sempre che l'obbiettivo reale non sia un altro: obbligare queste persone a fare lavori al nero, a salari improponibili e accettando condizioni di vita terrificanti per tenere sotto controllo i prezzi. In altri termini, vuoi rifornire il mercato di pomodori a 2 euro al Kg? Bene, allora devono lavorare persone in condizioni spaventose. Tout se tient in un mondo dove l'unica cosa che conta è il Capitale Finanziario: abbattere il suo principale nemico - l'inflazione - vale bene qualunque compromesso anche etico.
Poi il problema sociale dovuto all'innesco di una terribile guerra tra poveri non si vede dagli attici dei Parioli o di Brera. E' un problema tra poveri: semplice bestiame di etnia diversa. Ed è inutile nascondere questa lotta all'inflazione dietro l'obbligo di importare persone perché ci stiamo estinguendo. Qui si fa la furbizia di confondere cause ed effetti: semmai è vero il contrario, ci stiamo estinguendo perché le condizioni di lavoro e salario non consentono ai giovani di farsi una famiglia.
E pure dietro a questo fantomatico trattato ONU #GlobalCompact sull'immigrazione è funzionale allo scopo antinflattivo. permettere migrazioni epocali per avere manodopera a basso costo. Tenere l'inflazione bassa val bene una guerra tra poveri e l'insorgenza di forme di fascismo e razzismo. Poi a quel punto è facile mascherare questa verità dietro supposte motivazioni umanitarie. L'unica cosa davvero umanitaria che l'ONU dovrebbe sostenere è l'autodeterminazione dei popoli non il diritto alla fuga da un posto dove non ci si può autodeterminare per finire in un altro posto dove non ci si può autodeterminare.
*post Facebook del 02/12/2018
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