Damasco: Gli USA hanno bombardato l'esercito siriano in una presunta operazione contro l'ISIS


La coalizione guidata internazionale dagli Stati Uniti ha affermato di aver attaccato ieri uno dei membri più importanti dell'ISIS in Siria, accusandolo dell'omicidio del cittadino statunitense Peter Kassig rapito nel 2013. Tuttavia, l'agenzia statale siriana SANA ha affermato al contrario che la coalizione ha lanciato "diversi missili" contro le posizioni dell'esercito siriano nel sud della città di Al Sukhnah, nella parte orientale del governatorato amministrativo di Homs.

"Le forze della coalizione hanno condotto attacchi di precisione contro un membro di spicco dell'ISIS, Abu al Umarayn, e molti altri membri dell'organizzazione" il 2 dicembre nel deserto Badia dopo aver sventato "una minaccia imminente" della cellula, ha riferito portavoce della coalizione, Sean Ryan, attraverso una dichiarazione citata dalla AFP.

Secondo il comunicato, il terrorista "era collegato e ha partecipato direttamente" all'omicidio non solo di Kassig, ma di altre persone. "I raid aerei della coalizione continueranno a distruggere il comando e i posti di controllo dell'ISIS sul campo di battaglia eliminando le figure chiave dai loro ranghi", continua il documento.

Tuttavia, SANA ha replicato, citando una fonte militare, che gli obiettivi dell'attacco non erano obiettivi terroristici, ma le postazioni dell'esercito siriano. L'impatto di "diversi missili" ha causato vittime e danni materiali.

Diverse regioni siriane, tra cui i governatorati amministrative di Deir Ezzor e Homs, soffrono di continui attacchi da parte di aerei della coalizione, azioni che non hanno l'autorizzazione da parte del governo siriano. Damasco qualifica la presenza militare statunitense nel suo territorio come "occupazione".

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