"Alleanza Stati Uniti-Israele-Arabia Saudita contro l'Iran, vicina al collasso"


In un articolo pubblicato mercoledì scorso dall'agenzia di stampa NBC News, il fondatore e attuale presidente del Consiglio Nazionale iraniano-americano, NIAC, Trita Parsi, ha spiegato che la strategia del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, alleandosi con l'al Saud e il regime israeliano per strangolare l'Iran "è a rischio."

In primo luogo, secondo Parsi, l'omicidio lo scorso ottobre del giornalista Jamal Khashoggi al consolato dell'Arabia Saudita nella città turca di Istanbul, dopo questo crimine, i rapporti tra Washington e Riad hanno affrontato una delle più grandi crisi della loro storia.

Mentre gli "USA da lungo tempo avevano chiuso gli occhi per il ruolo saudita nella diffusione terrorismo nella regione, ma il sostegno vergognoso Trump del principe ereditario saudita Muhammad bin Salman, che, secondo la CIA (- ha dato l'ordine dell'omicidio di Khashoggi, potrebbe essere considerato oltraggioso", ha detto l'accademico.

Dopo il caso scandaloso di Khashoggi, che ha provocato reazioni internazionali senza precedenti contro il principe ereditario saudita, i democratici non lasciano che Trump segua la stessa direzione nei rapporti con i sauditi, ha aggiunto Parsi.

Allo stesso modo, il presidente del NIAC ha sottolineato che molti legislatori e politici hanno espresso la loro condanna delle violazioni dei diritti umani nel regno arabo e la complicità di Washington nell'aggressione di Riad contro lo Yemen. L'Arabia Saudita, a sua volta, ha ridotto la produzione di petrolio, un fatto che sfida la strategia di Trump per fermare l'esportazione del greggio iraniano, ha aggiunto.

D'altra parte, Parsi allude al ruolo del premier israeliano, Benjamin Netanyahu, nelle politiche anti-Iran di Trump. "Netanyahu è stato un canale centrale per il rapporto tra Bin Salman e il consigliere di Trump, Jared Kushner, che ha anche contribuito a spianare la strada per un più stretto coordinamento tra l'Arabia Saudita, Israele e Stati Uniti per affrontare l'Iran. "

Tuttavia, la futura politica di Netanyahu è in pericolo, perché la polizia israeliana sostiene di avere prove a conferma coinvolgimento in una storia di tangenti e altri reati, e ha chiesto che Netanyahu sia incriminato.

Di fronte alla possibilità che Netanyahu si dimetta e con lo spettro delle elezioni anticipate, Parsi afferma che "anche se è improbabile che il suo successore cambi la posizione di Israele verso l'Iran, non potrà comunque sostenere le politiche di Bin Salman e Trump in maniera incondizionata come fa Netanyahu. Un tale scenario potrebbe causare una grande rottura nell'alleanza tripartita."

La posizione politica del presidente degli Stati Uniti si è messa in pericolo, perché nelle elezioni di medio termine tenute lo scorso novembre, i democratici ha conquistato la Camera dei rappresentanti; una battuta d'arresto per Trump che complica le sue prospettive per il resto del suo mandato.

V'è la possibilità che i democratici indaghino su tutto in merito a Trump, mettendo in discussione i legami tra Washington e Riad e riconsiderino la sua politica nei confronti di Teheran, con l'inquilino della Casa Bianca, costretto sulla difensiva, potrebbe non essere in grado di continuare a dare priorità all'Iran.

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