L'aggressione saudita contro lo Yemen ha provocato oltre 65.000 morti e feriti e questo numero continua ad aumentare, afferma l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) in un rapporto pubblicato ieri.
Secondo il nuovo bilancio, tra agosto e ottobre 2018, sono state segnalate circa 1.500 vittime civili, una cifra che rappresenta una media di 123 morti e feriti ogni settimana durante questo periodo.
"Ogni nuovo giorno di conflitto provoca più sofferenza a una popolazione civile malconcia ed esausta", ha dichiarato Shabia Mantoo, una portavoce dell'UNHCR, che ha esortato le parti coinvolte nel conflitto a dare priorità alla protezione della cittadinanza rispetto a qualsiasi interesse politico o militare e lavorare per una "risoluzione pacifica".
Mantoo, inoltre, ha spiegato che, negli ultimi tre mesi, 336 persone sono morte o sono state ferite nelle loro case, mentre 123 vittime sono cadute negli attacchi contro i centri medici. Le bombe saudite su autobus e veicoli hanno provocato 316 vittime, ha aggiunto.
Il 33% delle persone colpite sono donne e bambini, 217 dei quali sono stati uccisi e 286 feriti, ha precisato.
Questo rapporto viene alla luce in un momento in cui, a Stoccolma, i colloqui di pace sullo Yemen sono in corso da giovedì scorso. L'Organizzazione delle Nazioni Unite, che sponsorizza i negoziati, sottolinea che questi dialoghi sono un'opportunità unica.
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