Claas Relotius, giornalista di Der Spiegel, che ha falsificato molte delle suoi reportage strazianti, ora affronta un'indagine criminale sulle donazioni di denaro per i bambini siriani. La rivista tedesca ha presentato una denuncia penale contro Relotius dopo che si è saputo che il giornalista non solo ha inventato protagonisti e citazioni nei suoi racconti, ma avrebbe anche potuto ingannare i suoi lettori.
"I figli del re"
I lettori hanno informato i media che il giornalista ha usato la sua e-mail privata per organizzare una campagna di raccolta fondi per gli orfani siriani che vivono in Turchia. La storia è stata pubblicata nell'articolo di Relotius del 2016 intitolato "Children of the King".
Tale relazione ha raccontato la storia di Ahmed Alin e suo fratello, che sono stati costretti a fuggire in Turchia dopo che i suoi genitori sono morti nella città siriana di Aleppo. Per sopravvivere, i bambini lavoravano per lunghe ore e vivevano in condizioni terribili. Relotius sosteneva di aver parlato con entrambi i bambini, che vivevano a 300 chilometri di distanza, nelle città turche di Mersin e Gaziantep.
Storia "falsificata e fortemente drammatizzata"
Tuttavia, Der Spiegel ha riferito che il minore apparentemente non è mai esistito. Il fotografo turco Emin Ozmen, che ha accompagnato il giornalista tedesco durante il suo viaggio, ha raccontato di aver visto solo il ragazzo, la cui storia è stata "falsificata e fortemente drammatizzata", riporta la rivista.
Inoltre, si è appreso che i bambini (nel caso ce ne fossero due) non erano orfani, dal momento che la loro madre era viva e lavorava in un negozio di mobili a Gaziantep. Der Spiegel continua la sua indagine sulla storia, ma deve ancora trovare qualcuno che corrisponda alla descrizione della presunta sorella di Ahmed.
Il giornalista ha affermato di essere riuscito a portare i bambini in Germania, dove sono stati adottati da un medico e dalla sua famiglia. Tuttavia, questo "è apparentemente finzione", secondo la rivista. Steffen Klusmann, redattore capo di Der Spiegel, ha affermato che i fondi "probabilmente non hanno mai raggiunto quelli per cui erano destinati".
I media hanno dichiarato di non essere a conoscenza dello schema usato da Relotius, poiché nessun lettore l'aveva segnalato al momento della raccolta fondi. Non è ancora chiaro cosa sia successo alle donazioni ricevute.
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