Perché il ritiro delle truppe americane dalla Siria dovrebbe preoccupare la Cina?


La decisione a sorpresa del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di ritirare le truppe statunitensi dalla Siria genera incertezza negli investimenti previsti per la ricostruzione del paese arabo proposto dalla Cina, riporta 'The South China Morning Post', citando diversi analisti.

Alcuni esperti ritengono che il ritiro dell'esercito di Washington probabilmente prolungherà l'instabilità in Siria e questo potrebbe anche significare un cambiamento nel pensiero strategico nordamericano, che potrebbe ora prestare attenzione alla regione indo-pacifica e condurre una riconsiderazione delle sue politiche lì.

Wang Jian, un esperto del Medio Oriente presso l'Accademia cinese delle scienze sociali a Pechino, afferma che il gigante asiatico mantiene le distanze dal conflitto in Siria, ma è interessato a promuovere la sua presenza economica nel paese nell'ambito dell'Iniziativa della Via della Seta, un progetto commerciale progettato dalla Cina, che mira a collegare l'Europa, l'Asia meridionale e orientale, l'Asia centrale, il Medio Oriente e anche l'America Latina. Questa iniziativa si concentra principalmente su commercio e costruzione di infrastrutture.

Secondo Jian, il ritiro delle truppe potrebbe peggiorare la situazione per quanto riguarda la sicurezza nel paese, il che causerebbe un aumento dei rischi per le imprese cinesi e potrebbe ostacolare la cooperazione economica non solo in Siria, ma anche in Turchia, Arabia Saudita e negli Emirati Arabi Uniti. "Le aziende e gli investimenti cinesi non possono sbrigarsi ora", sostiene Jian.

Le compagnie cinesi commerciavano con la Siria e investivano nel paese arabo prima che il paese iniziasse la guerra nel 2011. In quell'anno il volume degli scambi bilaterali tra i paesi raggiunse i 2,4 miliardi di dollari. Da allora quasi tutte le compagnie cinesi hanno sospeso o abbandonato le operazioni commerciali.

I piani della Cina sulla ricostruzione economica della Siria

Secondo alcuni specialisti, il gigante asiatico ha in precedenza adottato alcune misure relative alla cooperazione economica con il paese arabo. L'anno scorso, da Pechino, hanno proposto un piano di ricostruzione economica per la Siria, iniziato con la costruzione di una zona industriale nel paese che poteva ospitare fino a 150 compagnie cinesi.

Inoltre, a settembre, la Cina ha inviato una delegazione di 200 aziende a un evento fieristico annuale a Damasco per cercare di ristabilire la collaborazione con Damasco per la sua ricostruzione.

Il cambiamento nel pensiero strategico degli Stati Uniti

Il ritiro dei soldati statunitensi dalla Siria potrebbe indicare che gli Stati Uniti riconsidereranno le loro politiche nella regione indo-pacifica, secondo John Lee, professore all'Università di Sydney in Australia.

"Rappresenta un cambiamento nel modo di pensare strategico in cui il Medio Oriente perde importanza, poiché [gli Stati Uniti] prestano maggiore attenzione all'Indo-Pacifico", secondo il docente. "Washington considera già Pechino come la sua principale sfida a lungo termine", conclude.

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