USA, 11 settembre: il gruppo hacker The Dark Overlord diffonde nuovi documenti segreti

Nuova puntata in quella che possiamo definire come una saga dove vediamo impegnato il gruppo di hacker The Dark Overlord nel divulgare documenti segreti sui famosi attentati dell’11/9. Uno di quegli eventi che hanno segnato la storia recente dell’intero pianeta.

Il gruppo hacker questa volta ha reso disponibili oltre 7.500 file. Con la promessa che documenti ancora più scottanti saranno resi pubblici se verranno raggiunte determinate quote in denaro stabilite dal gruppo stesso.

I documenti sono stati ‘rubati’ a compagnie assicurative, studi legali e agenzie governative. Con gli hacker dediti a guadagnare bitcoin in cambio di nuove rivelazioni.

Finora non è emersa nessuna "pistola fumante" che descriva in dettaglio la cospirazione o il coinvolgimento del governo negli attacchi terroristici.

Invece, i documenti costruiscono un quadro di contenziosi assicurativi, discussioni critiche per immaginare chi potrebbe fare causa per i danni sulla scia degli attacchi. Nelle e-mail, gli avvocati discutono prendendo di mira le compagnie aeree, i fabbricanti di aeroplani, la Federal Aviation Authority, i terroristi stessi ed entità straniere.

Gli avvocati discutono se l’allora presidente George W. Bush avesse una conoscenza anticipata degli attacchi, o se la famiglia reale saudita fosse responsabile, ma questa discussione è speculativa e non viene svelata nessuna nuova informazione.

Mentre la chiave di crittografia per il primo lotto di documenti è stata cancellata da Reddit, Pastebin e Twitter, è rimasta disponibile per diversi giorni su Steemit. Mercoledì scorso, l'account di The Dark Overlord è stato bandito dalla piattaforma, ma i documenti sono accessibili su Busy.org, un sito web che si trova sullo stesso blockchain di Steemit.

Il gruppo hacker ha promesso altri tre livelli di documenti, se il prezzo viene raggiunto. L'ultimo leak è stato accompagnato dal messaggio: "Continua a mantenere il flusso dei bitcoin e continueremo a mantenere la verità”.

Gli hacker chiedono 2 milioni di dollari in bitcoin per l'uscita del "megaleak", definito “l’11/9 Papers".

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