"Trump non ha piani per la Siria dopo il ritiro delle truppe"


"Credimi, non c'è un piano per quello che avverrà dopo. Ora non abbiamo un piano. Ciò aumenta la vulnerabilità delle nostre forze", ha dichiarato McGurk alla CBS, ieri.

In una delle sue prime interviste dopo le dimissioni per le sue divergenze con la politica del presidente repubblicano americano Donald Trump, McGurk ha sottolineato che, nonostante le affermazioni dell'amministrazione statunitense, il gruppo terroristico ISIS (Daesh, in arabo) "non è stato sconfitto".

Il diplomatico ha spiegato che si è dimesso a dicembre perché non ha potuto rispettare le nuove istruzioni per far uscire le truppe dal paese arabo.

Questa misura, ha aggiunto McGurk, aumenterà l'insicurezza per le truppe che sono ancora in Siria, e riaprirà uno spazio per il ritorno dei terroristi dell'ISIS, sebbene abbia riconosciuto che hanno perso molte delle parti controllate.

La decisione del ritiro delle truppe dalla Siria, annunciata il 19 dicembre scorso da Trump, con il pretesto di aver adempiuto alla missione, ha sorpreso il mondo e ha scosso la Casa Bianca stessa.

L'annuncio è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e ha portato alle dimissioni del segretario del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, James Mattis.

Chi guidava la coalizione che stava bombardando la Siria senza autorizzazione?

Considerato l'architetto della strategia statunitense contro l'ISIS, McGurk ha lavorato anche per gli ex presidenti George W. Bush (2001-2009), consigliandolo su Iraq e Afghanistan, e Barack Obama (2009-2016), nel 2015 è stato nominato inviato speciale per la coalizione internazionale, che presumibilmente ha attaccato posizioni terroristiche.

Il governo di Damasco, presieduto da Bashar al-Asad, ha ripetutamente condannato gli attacchi della cosiddetta coalizione anti-ISIS, guidata dagli Stati Uniti, prendendo di mira i civili e invitando le organizzazioni internazionali a punire i perpetratori di tali crimini di guerra.

Le più recenti da NOTIZIE BREVI

On Fire

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

L'avviso (finale) del Fondo Monetario Internazionale all'Impero Americano

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico   Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa