La Cina contro il golpe in Venezuela: «Pechino sostiene gli sforzi del governo venezuelano per mantenere la sua sovranità»

«Nel coro quasi unanime di sostegno a Juan Guaidò…» è l’incipit di un articolo dai toni surreali apparso sul principale quotidiano economico italiano in cui si affronta il golpe incorso contro Maduro in Venezuela, ordito in quel di Washington.

Peccato per il redattore che le principali potenze mondiali abbiano espresso pieno sostegno a Maduro indicandolo come unico e legittimo presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela.

Dopo la Russia, infatti, anche la Repubblica Popolare Cinese ha dichiarato il suo sostegno al governo venezuelano e censurato «l’intrusione negli affari interni» di Caracas da parte degli USA, dopo che Washington ha riconosciuto come legittimo l'autoproclamato presidente ad interim dell'opposizione Juan Guaidó.

«La Cina sostiene gli sforzi del governo venezuelano per mantenere la sua sovranità, indipendenza e stabilità», ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri cinese Hua Chunying in una conferenza stampa.

Il funzionario cinese ha esortato governo ed opposizione a contrastare le interferenze esterne e a risolvere gli attriti con mezzi pacifici nel quadro della Costituzione.

Hua Chunying ha sottolineato che la partecipazione di forze esterne influenzerà negativamente la situazione nel paese latinoamericano.

«Ci auguriamo che tutte le parti si oppongono a qualsiasi interferenza esterna negli affari interni del Venezuela. La complicazione della situazione non contribuisce al mantenimento della stabilità», ha dichiaratoo il portavoce del ministero rispondendo ad una domanda di un corrispondente TASS.

Il funzionario ha aggiunto che il gigante asiatico sta seguendo da vicino la situazione in Venezuela: «Pechino sostiene gli sforzi del governo venezuelano per mantenere la sua sovranità».

«Seguiamo sempre il principio di non ingerenza negli affari interni di altri paesi, ci opponiamo alle interferenze straniere negli affari interni del Venezuela e speriamo che anche la comunità internazionale segua questo principio», ha concluso.

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