Venezuela. Di Battista: «L'Italia deve restare neutrale e promuovere il dialogo»



di Alessandro Di Battista

La quantità di “democrazia” che si vuole esportare in un paese è sempre direttamente proporzionale alla quantità di petrolio lì presente. Se il Venezuela non avesse la prima riserva di petrolio al mondo oggi nessuno si interesserebbe ai diritti del suo popolo. Ci vuole coraggio a mantenere una posizione neutrale in questo momento, lo so. L'Italia non è abituata a farlo. Ci siamo sempre accodati in modo vile agli “esportatori di democrazia”. L'abbiamo fatto in Iraq, in Afghanistan, in Libia. Oggi i pavidi di allora piangono lacrime di coccodrillo come fa Junker rispetto alla Grecia. Se avessimo mantenuto una posizione neutrale nel 2011 la Libia non sarebbe diventata l'inferno che è oggi. Il mondo è spaccato in due. Da una parte Russia e Cina sostengono Maduro. Dall'altra Trump ha dichiarato che l'intervento militare è un'opzione. Poi c'è l'Unione Europea incapace di comprendere che la linea del dialogo tra governo e opposizioni suggerita da Messico e Uruguay andrebbe sostenuta nell'interesse dell'Europa stessa oltre che del popolo venezuelano.

L'Europa dovrebbe smetterla una volta per tutte di obbedire agli ordini statunitensi. Il mondo va avanti. Il mondo cambia. Nascono nuove opportunità, nuovi mercati. L'India, tra pochi anni, supererà la Cina per numero di abitanti. E l'India ha espresso una posizione neutrale di fronte alla crisi venezuelana.

Suggerisco coraggio e lungimiranza e soprattutto una difesa sostanziale dell'art.11 della nostra Costituzione. Perché le guerre vanno ripudiate il giorno prima che scoppino, farlo il giorno dopo è troppo facile.

Le più recenti da NOTIZIE BREVI

On Fire

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

L'avviso (finale) del Fondo Monetario Internazionale all'Impero Americano

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico   Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...

I 3 momenti che sanciscono il punto di non ritorno per l'Europa

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Da sempre nella storia esistono dei passaggi storici che segnano un punto di svolta per interi popoli e per interi continenti. Sovente questi passaggi sono legati...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa