Gli USA irritati con l'India per l'acquisto di petrolio dal Venezuela nonostante le sanzioni

L’obiettivo non nascosto delle illegali sanzioni imposte dagli Stati Uniti è quello di soffocare il Venezuela. Per questo Washington non nasconde la propria irritazione verso quei paesi che non si piegano ai diktat imperiali e continuano a fare affari con il Venezuela.

Il caso dell’India in tal senso è paradigmatico. New Delhi incurante delle sanzioni ha deciso di raddoppiare le importazioni di petrolio dal Venezuela, come reso noto dalla società petrolifera PDVSA a metà del mese di febbraio.

La decisione ha provocato irritazione in quel di Washington con gli USA che spingono l’India a rivedere la decisione. In un’intervista rilasciata a Reuters, l’inviato per il Venezuela Elliot Abrams ha dichiarato che il paese asiatico dovrebbe addirittura smettere di acquistare greggio da Caracas, come riferisce l’emittente teleSUR.

L’inviato della Casa Bianca in un crescendo di minacce imperiali ha affermato inoltre di aver trasmesso lo stesso messaggio di boicottaggio ad altri governi e società che intrattengono rapporti commerciali con il paese della Rivoluzione Bolivariana.

Il mercato indiano è stato fondamentale per il Venezuela nel contesto delle sanzioni statunitensi. Gli Stati Uniti hanno anche fatto pressioni sul Paese asiatico affinché smetta di comprare petrolio dall'Iran.

Le dichiarazioni di Abrams giungono in una fase molto delicata per il Venezuela visto che il paese latinoamericano si trova a fronteggiare gli attacchi al sistema elettrico, che hanno colpito il 70 per cento del paese negli ultimi tre giorni. Da parte sua, il governo venezuelano ha accusato Washington di aver hackerato il suo sistema.

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