Russia e Siria: "È già il giorno 1.781 di sofferenza per i siriani prigionieri nel campo di Rukban"


I centri di coordinamento interistituzionale di Russia e Siria hanno pubblicato una nuova dichiarazione congiunta in cui riportano che oltre 800 siriani che sono riusciti a lasciare il campo profughi di Rukban, situati sul confine tra la Siria e la Giordania, hanno pagato i miliziani appoggiati dagli USA 300 dollari per uscire dal campo.

"Dal maggio 2018, sono riusciti a lasciare il 'ghetto' e a tornare alle loro case poco più di 800 siriani, ciascuno dei quali ha pagato 300 dollari ai miliziani per la loro libertà, ma oggi nessuno lascia Rukban, perché gli anziani, i disabili, le donne e i bambini non hanno nessun posto dove ottenere questo denaro, e i genitori non possono ottenere la somma necessaria per tutti i membri della famiglia, dal momento che non c'è lavoro nel campo", si legge nel documento.

I rappresentanti dei centri di coordinamento hanno affermato che i siriani che hanno lasciato il posto non ne parlano apertamente perché temono per la vita delle persone che rimangono "progionieri con la forza nel campo".

"Le insopportabili condizioni di vita"

"Oggi sono 1.781 giorni di sofferenza dei cittadini siriani forzatamente detenuti nel campo per sfollati interni di Rukban nella zona di Al Tanf che gli Stati Uniti hanno occupato, in cui le condizioni di vita insopportabili della popolazione rurale sono aggravate dalla violenza dei gruppi armati (...), dalla fame, dal freddo, dallele infezioni pericolose, così come la mancanza di ogni possibilità di lasciare liberamente il campo", sottolinea la dichiarazione congiunta.

I rappresentanti della Russia e Siria hanno sostenuto che "gli Stati Uniti ed i suoi complici privando i residenti del Campo Rukban la possibilità di libera circolazione (...)violano seriamente tutte le norme fondamentali del diritto internazionale".

Ieri, i centri di coordinamento tra le agenzie della Russia e Siria hanno accusato i "gruppi armati radicali controllati dagli Stati Uniti" di "trattenere forzatamente i cittadini siriani che vogliono lasciare il campo profughi di Rukban" che si trova sud-est della provincia di Homs.

Le autorità siriane hanno creato tutte le condizioni per evacuare i rifugiati da quel "campo della morte". Tuttavia, finora non è stato concesso "il passaggio delle colonne degli autobus" per l'evacuazione dei residenti del settore e nemmeno è stata espressa "la volontà di garantire la loro sicurezza".

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