Come Grenada 1983. Il nuovo pretesto degli USA per invadere il Venezuela: "Proteggere 50.000 americani dalla violenza"


Il consigliere per la sicurezza nazionale del presidente Donald Trump, John Bolton, ha ribadito che considera il governo di Nicolás Maduro illegittimo e ha suggerito che Washington potrebbe usare la forza militare per proteggere "dalla violenza e dall'intimidazione" i circa 50.000 americani che ono in Venezuela.

"Il presidente Trump è stato chiaro su questo punto diverse volte quando dice che tutte le opzioni sono sul tavolo, penso che le persone debbano capire e credere in ciò, è molto serio a riguardo", ha avvertito Bolton a Breitbart News Daily.

Senza confermare o negare esplicitamente le ipotesi che gli Stati Uniti vogliano o meno armare l'opposizione venezuelana o che si sta preparando ad invadere il paese latinoamericano, Bolton si è limitato a spiegare che, secondo le stime, il Venezuela attualmente ha "tra 40.000 e 50.000 cittadini americani" e che "il governo degli Stati Uniti non ha più un dovere internazionale più importante di proteggere i suoi cittadini dalla violenza e dalle intimidazioni".

"Quello che vorremmo fare è permettere al popolo venezuelano di prendere le proprie decisioni, non attraverso un governo controllato dal sostituto di Cuba per la Russia, non attraverso quella che chiamiamo la diplomazia del debito cinese, che cerca di sfondare nel paesi in tutto il mondo e ottenere il controllo delle riserve petrolifere venezuelane", ha dichiarato il consigliere per la sicurezza nazionale.

"Mantenere viva la dottrina Monroe"

Preoccupazioni simili a quelle che Bolton ha menzionato sul destino degli americani sono già servite come pretesto per invadere l'isola di Grenada, circa 160 chilometri a nord del Venezuela nel 1983, al fine di rovesciare il governo di sinistra. A quel tempo, il governo di Ronald Reagan si prese cura di circa 800 studenti americani della Scuola di Medicina dell'Università di San Jorge a Granada.

Facendo un altro riferimento alla Dottrina Monroe, Bolton ha affermato che l'obiettivo degli Stati Uniti è "assicurarsi che queste influenze straniere [Cuba, Russia e Cina] non controllino il Venezuela e influenzino negativamente gli Stati Uniti" e i loro interessi nel proprio emisfero. "Quindi stiamo parlando di prendere il controllo di un'autocrazia socialista e mantenere viva la dottrina Monroe nell'emisfero occidentale per avere poteri al di fuori dell'emisfero che non dettino quello che deve accadere qui", ha concluso.

Le più recenti da NOTIZIE BREVI

On Fire

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

L'avviso (finale) del Fondo Monetario Internazionale all'Impero Americano

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico   Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa