Cuba condanna energicamente le dichiarazioni di Trump sul Golan siriano occupato da Israele


Nel suo account Twitter, il presidente cubano Miguel Diaz Canel, ha espresso forte condanna del suo paese alle dichiarazioni di Trump, sostenendo che costituiscono una grave violazione della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale.




A sua volta, il Ministero degli Affari Esteri della Repubblica di Cuba ha espresso la sua ferma condanna per le dichiarazioni del governo degli Stati Uniti che riconosce il territorio del Golan siriano occupato come parte di Israele.

In una dichiarazione, la diplomazia cubana ha precisato che tali dichiarazioni costituiscono una grave e palese violazione della Carta delle Nazioni Unite, del diritto internazionale e delle pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza, in particolare la risoluzione 497 del 1981.

"Questa nuova manovra di Washington che viola i legittimi interessi del popolo siriano e le nazioni arabe e islamiche, avrà gravi conseguenze per la stabilità e la sicurezza in Medio Oriente e aumenterà ulteriormente le tensioni in questa regione instabile", si legge nel testo della dichiarazione.

Si aggiunge che Cuba esorta il Consiglio di sicurezza di adempiere la sua responsabilità ai sensi della Carta delle Nazioni Unite nel mantenimento della pace e della sicurezza internazionale, e di prendere le decisioni necessarie per porre fine a questa azione unilaterale degli Stati Uniti per sostenere Israele, nelle sue intenzioni di annettere il territorio siriano occupato delle alture del Golan.

"La Repubblica di Cuba continuerà a sostenere la richiesta del governo della Siria per recuperare le alture del Golan, occupate da Israele nel 1967 e invita ancora una volta al pieno ed incondizionato ritiro israeliano dal Golan siriano e tutti i territori arabi occupati", conclude la Dichiarazione della Cancelleria cubana.

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