Il Parlamento Europeo si spacca sulla risoluzione che inasprisce le sanzioni contro il Venezuela

Il Parlamento Europeo è uscito spaccato dal voto per una nuova risoluzione per imporre maggiori sanzioni al Venezuela, che secondo gli oppositori, deriva dalla “posizione estremista“ di Trump.

Con 310 voti a favore, 120 contrari e 152 astensioni, il Parlamento Europeo ha così approvato la seconda risoluzione di quest'anno, che ha avuto il sostegno del Partito Popolare, i conservatori e i liberali.

La durezza delle sanzioni supplementari proposte contro il governo del legittimo presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, infatti, ha causato una spaccatura alla Camera.

I socialisti, che hanno deciso di astenersi per la prima volta, lamentanoi che la risoluzione, oltre a ostacolare il lavoro della diplomazia europea, non respinge "apertamente" un possibile intervento militare contro il territorio bolivariano.

L’Eurodeputato spagnolo Javier Couso, di Izquierda Unida (IU), il cui partito è contro il colpo di stato in Venezuela e ha votato NO alla risoluzione, ha dichiarato che "questo voto è stato diverso, perché per la prima volta c’è stata una divisione molto chiara. Il gruppo socialista si è astenuto e ci sono stati molti voti contro, più di cento”.

Couso lamenta anche che i sostenitori della risoluzione "continuano a mantenere una posizione che non dovrebbe avere l’Europa, ma piuttosto sposa quasi all'unisono la posizione estremista" del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

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