Vertice Russia-Turchia, Putin: «I nostri paesi hanno l’obiettivo di rafforzare la cooperazione tecnico-militare»

Il presidente russo Vladimir Putin dichiara che la cooperazione militare tra Mosca e Ankara va oltre i sistemi russi S-400.

"I nostri paesi hanno l’obiettivo di rafforzare la cooperazione tecnico-militare. Prima di tutto si tratta di adempiere al contratto di consegna dei sistemi missilistici S-400", ha affermato Putin in occasione dell'ottavo Consiglio di Cooperazione di Alto Livello russo-turco, al quale partecipa insieme al suo omologo turco, Recep Tayyip Erdogan.

Alla conferenza stampa, dopo la riunione tenutasi al Cremlino e riguardante la fornitura di prodotti militari prodotti dalla Russia alla Turchia, il leader di Mosca ha segnalato che altri progetti promettenti sono all'ordine del giorno.

In base ad un accordo con la Russia siglato alla fine del 2017, Ankara si è impegnata ad acquistare due sistemi S-400 da Mosca per un valore stimato di 2,5 miliardi di dollari: la prima consegna è prevista per marzo 2020.

Erdogan, da parte sua, ha definito la decisione di acquistare missili russi di difesa aerea S-400, un “diritto sovrano“ della Turchia. La vendita è una “questione chiusa" e nessuno può sperare di dissuadere Ankara. La volontà della Turchia di acquistare i sistemi S-400 dalla Russia ha già portato gli Stati Uniti a sospendere la consegna dei caccia F-35 alla Turchia.

Intanto Russia e Turchia rafforzano i loro legami. Anche attraverso il lancio del gasdotto sottomarino Turkish Stream. Un’infrastruttura che ha il potenziale per trasformare la Turchia in un importante hub per la fornitura di gas naturale russo ai clienti in tutta l'Europa meridionale.

L’opera mina i progetti di Washington che vorrebbe buttare fuori Mosca dal mercato europeo dell’energia e sostituire il gas russo con il proprio gas liquefatto.

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