"Stiamo lavorando con gli Usa per spaccarle". Frasi shock di Bolsonaro sulle forze armate venezuelane


Frasi shock del presidente fascista del Brasile, Jair Bolsonaro, eletto dopo il doppio colpo di stato nel paese prima contro Dilma (impeachment) e poi contro Lula ancora prigioniero politico. Provengono da chi rimpiange apertamente la dittatura fascista del 1964 del suo paese e proprio per questo nessuno degli "antifascisti" per professione alla Repubblica si scandalizza.

All'emittente 'Jovem Pan' Bolsonaro ha ammesso apertamente che il suo paese e gli Stati Uniti stanno lavorando per "spaccare" le forze armate della Repubblica bolivariana del Brasile. "L'intenzione nostra e degli americani e' che si crei una spaccatura nell'esercito, perche' e' l'esercito che sostiene ancora Maduro". E in Venezuela, ha proseguito chi non a caso rimpiange la dittatura fascista del 1964 nel suo paese, "non si puo' continuare cosi'".



Ha poi sottolineato come sarà lui a prendere la decisione ultima di partecipare a una possibile incursione militare guidata dagli Stati Uniti contro il governo del leader venezuelano, Nicolás Maduro. "Ora, cosa può fare il Brasile? Supponiamo che ci sia un'invasione militare lì [degli Stati Uniti], la decisione sarà mia, ma ascolterò il Consiglio di Difesa Nazionale e poi il Parlamento brasiliano per prendere la decisione".

L'esperto di questioni internazionali José Manzaneda ha dichiarato a RT come queste dichiarazioni fanno parte di una strategia di pressione e guerra psicologica da parte degli Stati Uniti, il cui obiettivo è "rompere sia l'unione civile-militare che la componente bolivariana e sovrana delle Forze Armate ", che rispondono a "un modello antimperialista e alla difesa della sovranità".

In realtà la posizione di Bolsonaro in Brasile è molto meno compatta di quello che il presidente vuole sperare. Lo dimostrano le dichiarazioni del generale Hamilton Mourao, vice-presidente del paese. "Il Brasile e gli Stati Uniti non intendono intervenire militarmente in Venezuela", ha dichiarato in conferenza stampa dopo il suo incontro con il vicepresidente Mike Pence, tenuto ieri a Washington. "Nessuno dei nostri paesi interverra' militarmente in Venezuela. L'intervento che stiamo portando avanti e' politico ed economico. L'aspetto militare spetta ai venezuelani", ha dichiarato Mourao.

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