"Chars Leclerc, Mirage 2000-9, radar Cobra, blindati Aravis, elicotteri Cougar e Dauphin, cannoni Cesar...": secondo il rapporto di un'indagine congiunta della ONG 'Disclose' un equipe di indagine di Radio Francia, la coalizione armata guidata dall'Arabia Saudita avrebbe usato armi francesi per attaccare lo Yemen, "anche su aree civili".
Queste rivelazioni contraddicono quindi la versione della Francia per giustificare alcuni dei suoi controversi contratti di armi. Parigi ha sempre spiegato che le armi vendute ai suoi partner erano usate in posizioni difensive, principalmente nel contesto della lotta al terrorismo.
Pubblicato il oggi sul sito di 'Disclose', queste rivelazioni si basano in particolare sul documento trapelato relativo alla classificazione "difesa confidenziale", scritto il 25 set 2018 da agenti della Direzione dei servizi segreti militari, secondo la ONG. Comprende la "lista dettagliata delle armi francesi coinvolte nella guerra in Yemen".
Su questa base, l'inchiesta rivela, ad esempio, una mappa della regione che mostra dove sono state utilizzate le armi vendute dalla Francia all'Arabia Saudita e agli Emirati Arabi Uniti. "Popolazione interessata da possibili attacchi di artiglieria: 436.370 persone", si legge nel rapporto confidenziale dell'ONG sul bombardamento della coalizione.
"Questi documenti sono stati presentati ad un incontro all'Eliseo, il 3 ottobre 2018, alla presenza di Emmanuel Macron", secondo l'ONG Disclose in un tweet per presentre la sua indagine.
Ces documents ont été présentés lors d'une réunion à l'Elysée, le 3 octobre 2018, en présence d'#EmmanuelMacron. Le gouvernement a pourtant continué à déclarer "ne pas avoir connaissance que des armes [françaises] soient utilisées" au #Yemen. #Yemenpapers #madeinfrance pic.twitter.com/CWjm6UejMe
— Disclose.ngo (@Disclose_ngo) 15 aprile 2019
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