La rottura del diritto internazionale senza precedenti nell'Ambasciata venezuelana negli Usa. Il messaggio di Roger Waters in italiano



Con una mossa senza precedenti per il diritto internazionale, agenti federali degli Stati Uniti hanno fatto irruzione e violato l'extraterritorialità dell'Ambasciata venezuelana a Washington, dove erano presenti da 34 giorni attivisti pacifisti che impedivano l'ingresso ai rappresentanti del colpo di stato nel paese.


La Convenzione di Vienna stabilisce l'obbligo degli Stati di salvaguardare strutture e beni di paesi utilizzati a fini diplomatici, anche in caso di violazione delle relazioni. E' quello che a Caracas sta facendo il governo venezuelano con la sede dell'Ambasciata nord-americana.


In un documento che non porta carta intestata o firma, le autorità nord-americane hanno invitato gli attivisti a "liberare l'ambasciata" perché l'edificio dovrebbe essere solo "utilizzato per scopi diplomatici", mentre ha avvertito che, in caso contrario, gli occupanti avrebbero violato la legge federale e locale. Nel testo vengono riconosciuti Vecchio e Tarre, i "diplomatici" rappresentanti del golpismo fallito in Venezuela e non certo della legittima autorità che governa a Caracas.



Dopo aver tagliato elettricità e acqua, dopo aver impedito l'accesso dei rifornimenti alimentari all'Ambasciata - in una simulazione ben riuscita del blocco criminale del paese - dopo 3 arresti per le proteste fuori, si è giunti ad una delle più palesi violazioni del diritto internazionale della storia.


Una degli occupanti, la giornalista Anya Parampil, grida all'assistente del rappresentante del golpismo "Bolivar e Chavez vivono" portando con sè un quadro de El Libertador.


Il leader del movimento CODEPINK, Medea Benjamin, ha denunciato attraverso il suo account Twitter lo sgombero del palazzo e ha detto che i movimenti stavano cercando di "mantenere l'ambasciata del Venezuela per non consegnarla a un golpista non eletto". Tuttavia, ha avvertito che "la lotta continua".

Ore dopo aver ordinato lo sgombero, le autorità statunitensi si ritirarono dalla scena senza arrestare gli attivisti che erano all'ambasciata. Secondo i giornalisti locali, gli agenti hanno lasciato l'edificio e hanno rimesso i lucchetti sulla porta principale del complesso diplomatico. Quattro attivisti permangono nell'eroica resistenza.
Nell'esprimere la massima solidarietà agli attivisti che stanno lottando per la sovranità di tutti i popoli contro la barbarie nord-americana vi consigliamo di ascoltare e condividere il video-messaggio di Roger Waters.

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