Parlamentari statunitensi mettono in guardia Trump sulle conseguenze della guerra con l'Iran


Come riportato dal quotidiano americano Politico, ieri, i membri del Congresso, democratici e repubblicani, hanno avvertito il presidente degli Stati Uniti sulle gravi ripercussioni di un eventuale attacco all'Iran; sebbene considerino un semplice "shock" la minaccia dell'amministrazione Trump di valutare l'opzione militare contro il paese persiano.

Alcuni legislatori vedono analogie tra la situazione attuale e i mesi precedenti l'invasione dell'Iraq (2003) e avvertono che una guerra su vasta scala tra Washington e Teheran non favorisce entrambe le parti e meno Trump, che è arrivato La Casa Bianca con la promessa di porre fine alle infinite guerre degli Stati Uniti in varie parti del mondo.

"È quasi inconcepibile che il presidente (Donald Trump) o la sua amministrazione considerino una guerra con l'Iran. Il presidente ha chiarito quando si è candidato alla presidenza, uno dei peggiori errori di politica estera nella storia degli Stati Uniti è stata la decisione di andare in guerra con l'Iraq. E ripetere questo errore [è] impensabile e non posso immaginare che il presidente o la sua amministrazione la stiano prendendo in considerazione", ha dichiarato il senatore repubblicano Mitt Romney.

A sua volta Nancy Pelosi, la Speaker della Camera dei Rappresentanti, ha avvertito i suoi colleghi democratici nel corso di una riunione a porte chiuse su un possibile confronto militare con l'Iran e ha chiesto maggiori sforzi per frenare l'appetito di guerra la Casa Bianca.

Nello specifico, i legislatori hanno chiesto l'accesso alle presunte informazioni segrete, su cui gli Stati Uniti avrebbero basato la propria informazione una mossa aggressiva nei confronti dell'Iran. È previsto che i leader di entrambi i principali partiti del Congresso degli Stati Uniti, riceveranno un rapporto governativo riservato sulla tensione con l'Iran, anche se diversi deputati denunciano che ci sono tentativi da parte della Casa Bianca di non mostrare loro la totalità della suddetta relazione.

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