Lunedì scorso, le azioni di Apple sono calate di un 3,1% alla Borsa di New York, un fatto che è stato visto come una reazione alla decisione da parte del Dipartimento del Commercio statunitense di vietare alle società statunitensi di acquistare parti e componenti prodotti da Huawei e da 70 società cinesi affiliate.
Sebbene abbia recuperato molte delle perdite il giorno successivo, le fluttuazioni hanno chiaramente dimostrato che gli investitori temono le conseguenze che potrebbero avere la nuova fase della guerra commerciale tra Washington e Pechino, secondo gli analisti.
Occhio per occhio?
Le sanzioni contro Apple sarebbero una risposta logica dal governo cinese, data l'importanza di Huawei per l'economia del gigante asiatico, afferma Avi Greengart, fondatore della società di analisi di mercato elettronica Techsponential.
" Huawei non è solo una grande azienda , è una delle poche aziende cinesi con un marchio internazionale [...] Se il governo cinese vuole vendicarsi oer le restrizioni al commercio che paralizzano Huawei, potrebbe puntare su Apple", citato dal portale Tom's Guide .
Dan Ives, un analista di Wedbush Securities Company, appoggia questa idea sostenendo che è probabile che Apple possa essere l'obiettivo delle ritorsioni di Pechino.
La reazione di alcuni funzionari cinesi sembrano corroborare le paure degli esperti. Così, Lijian Zhao, un diplomatico cinese in Pakistan, ha pubblicato lunedì scorso sul suo account Twitter ciò che potrebbe essere interpretato come una minaccia aperta alla società statunitense.
"Guarda il logo Huawei, è una MELA tagliata a pezzi", ha scritto il diplomatico, alludendo al significato in inglese della parola "apple".
BREAKING: It has been just revealed why @realDonaldTrump hated a private company from China so much that it went so far by announcing a national emergency. Look at the logo of Huawei. It has cut APPLE into pieces... pic.twitter.com/KOXstlAsja
— Lijian Zhao ??? (@zlj517) 20 maggio 2019
di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...
di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...
di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...
di Alessandro Orsini* C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...
Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa