Reuters: pressioni delle aziende tecnologiche sulle autorità statunitensi per allentare le restrizioni contro Huawei. Temono gravi perdite


I principali produttori di chip statunitensi hanno esercitato pressioni sul Dipartimento del commercio degli Stati Uniti. per allentare le misure restrittive adottate nei confronti di Huawei, ha riportato ieri l'agenzia Reuters citando fonti anonime.

Alla fine di maggio, i rappresentanti delle società tecnologiche in questione, tra cui Intel e Xilinx, si sarebbero incontrate per discutere della situazione che potrebbe insorgere dopo che Huawei era stata inclusa nella lista nera degli Stati Uniti.

"Non si tratta di aiutare Huawei, si tratta di evitare danni alle aziende americane", ha spiegato una fonte.

È stato riferito che nel 2018 Huawei ha acquistato componenti per i suoi prodotti per un totale di 70.000 milioni di dollari, 11.000 dei quali hanno ricevuto società statunitensi come Qualcomm, Intel e Micron Technology.

Conseguenze "catastrofiche"

In questo contesto, la Semiconductor Industry Association (SIA) ha indicato che l'organizzazione ha pianificato, su richiesta delle aziende, i negoziati con le autorità statunitensi per informarli delle possibili conseguenze che potrebbero nascere dalle restrizioni contro Huawei. Jimmy Goodrich, vice presidente della politica globale presso la SIA, ha affermato che le tecnologie che non rappresentano una minaccia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, "apparentemente", non dovrebbero essere influenzate dalle misure adottate da Washington contro Huawei. "Abbiamo trasmesso questa prospettiva al governo", ha riferito.

Allo stesso tempo, il Dipartimento del Commercio ha indicato che "di solito risponde alle domande delle società in merito all'ambito dei requisiti normativi", aggiungendo che le consultazioni in questione non hanno effetto sulle azioni legali.

A sua volta, il vice presidente delle relazioni pubbliche di Huawei, Andrew Williamson, ha dichiarato che la società non ha nulla a che fare con le azioni dei produttori americani. "Lo stanno facendo per i loro desideri perché per molti di loro Huawei è uno dei più grandi clienti" e la rottura degli affari con il gigante tecnologico potrebbe avere conseguenze "catastrofiche".

Le più recenti da NOTIZIE BREVI

On Fire

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

L'avviso (finale) del Fondo Monetario Internazionale all'Impero Americano

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico   Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa