Reuters: Pompeo tiene fuori l'Arabia Saudita dalla lista dei paesi che reclutano bambini-soldato, nonostante un rapporto dei suoi esperti


Il Segretario di Stato Mike Pompeo, ha ignorato i risultati e le raccomandazioni dei suoi esperti per bloccare l'inclusione dell'Arabia Saudita nella lista americana dei paesi che reclutano bambini soldato, secondo quanto ha riferito l'agenzia Reuters citando fonti anonime.

Gli esperti del Dipartimento di Stato raccomandarono di inserire l'Arabia Saudita nella lista, che sarà parte della relazione annuale che sarà pubblicata domani e sul traffico di persone sulla base delle valutazioni dei gruppi per i diritti umani, le quali, indicano la coalizione guidata da Riad nello Yemen di reclutare combattenti sudanesi minorenni. Invece di aggiungere Riad alla lista, il Dipartimento di Stato potrebbe inserire di nuovo il Sudan, depennato l'anno scorso.

Da parte sua, il colonnello Turki al-Malki, portavoce della coalizione guidata dall'Arabia Saudita, afferma che "le accuse di reclutamento di bambini soldato sono completamente scorrette" e hanno invece accusato i ribelli Houthi di usare minori nel conflitto nello Yemen.

Il Child Welfare Prevention Act (CSPA), firmata nel 2008, richiede al Dipartimento di Stato di riferire annualmente sui paesi che usano minori in combattimento. Gli eserciti stranieri che fanno parte di quella lista non possono ricevere aiuti, addestramento e armi dagli Stati Uniti a meno che il presidente non emetta deroghe basate sull'interesse nazionale, una pratica che Trump e i suoi predecessori hanno usato in passato.

Il senatore statunitense Bob Menendez ha dichiarato in un tweet che questo è "riprovevole". "Non c'è limite a ciò che l'amministrazione Trump è disposta a fare per coprire le violazioni dei diritti umani commesse dall'Arabia Saudita e le violazioni degli standard internazionali?" ha scritto.



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