"Neanche un solo attacco ha avuto successo". L'Iran segnala il fallimento della cyber-offensiva Usa


Gli attacchi informatici degli Stati Uniti contro l'infrastruttura militare dell'Iran sono stati un fallimento. Lo ha dichiarato sul suo account Twitter il Ministro della tecnologia dell'informazione e delle comunicazioni del Paese, Mohammad Javad Azari Jahromi. "Si sforzano, ma non sono riusciti a portare a termine un singolo attacco con successo."




"I media hanno chiesto conto sulla veridicità di attacchi informatici contro l'Iran. Siamo di fronte al cyber-terrorismo da molto tempo", ha spiegato Jahromi riferendosi a Stuxnet, un worm trovato nel 2010 in un impianto per l'arricchimento dell'uranio del Paese persiano e sviluppato dagli Stati Uniti e Israele.

Secondo Jahromi, l'anno scorso Teheran ha "neutralizzato 33 milioni di attacchi di un firewall nazionale" sulla rete.

La risposta del ministro arriva dopo la comparsa di informazioni in media come The Washington Post o The New York Times, i quali hanno sottolineato che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha ordinato di lanciare giovedì scorso un attacco informatico contro vari sistemi informatici iraniani attraverso il Cyber Command statunitense, in un'operazione diretta contro un gruppo di intelligence legato alle Guardie rivoluzionarie della Repubblica islamica.

Secondo i media, gli attacchi sono stati pianificati per diverse settimane o addirittura mesi. Diverse fonti sostengono che il Pentagono aveva proposto di lanciarli dopo il sabotaggio alle due petroliere nel Golfo di Oman questo mese. Il governo degli Stati Uniti ha concluso che l'incidente è stato un attacco pianificato dall'Iran. Teheran, da parte sua, nega categoricamente di avere qualche relazione con l'evento.

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