Analista JP Morgan: "Il secolo del dominio" del dollaro potrebbe volgere al termine molto presto


"Riteniamo che nei prossimi decenni l'economia mondiale passerà dal dominio degli Stati Uniti e del dollaro USA a un sistema in cui l'Asia eserciterà un maggiore potere". Ad affermarlo è uno degli strateghi finanziari di riferimento di JPMorgan Chase.

Il dollaro potrebbe perdere il suo status di principale valuta di riserva nei prossimi decenni, collassato dal crescente potere delle economie asiatiche. Lo ha scritto Craig Cohen, analista di JPMorgan Chase Bank, il quale, in un recente articolo, ha sottolineato come il dollaro "sia stata la valuta di riserva dominante nel mondo per quasi un secolo", ma prevede che "potrebbe perdere" tale condizione e deprezzarsi a medio termine a causa di "ragioni strutturali, per quanto riguarda gli impedimenti ciclici."


Verso un "maggior potere" dell'Asia

A tal riguardo, prosegue l'analista nella sua analisi, lo stratega spiega che nel corso della storia molte altre valute hanno perso il loro dominio a causa dei cambiamenti nei centri economici globali, che ora si stanno spostando verso l'Asia, con la Cina "all'epicentro" di questa trasformazione economica.

Oltre alla stessa Cina, l'esperto sottolinea però che tutta la zona economica asiatica nel suo insieme - che si estende dalla penisola arabica e dalla Turchia a ovest al Giappone e alla Nuova Zelanda a est e dalla Russia a nord all'Australia a sud - rappresenta i due terzi della crescita economica globale e il 50% del PIL globale.

Il crescente potere d'acquisto della regione aumenterà il numero di transazioni in valute diverse dal dollaro, erodendo il suo stato attuale e gettando le basi per la sua sostituzione come valuta internazionale dominante, secondo Cohen.

"In altre parole, crediamo che nei prossimi decenni l'economia mondiale passerà dal dominio degli Stati Uniti e del dollaro USA a un sistema in cui l'Asia eserciterà un maggiore potere", conclude Cohen, il quale raccomanda di diversificare i portafogli di investimento con altre valute e con metalli preziosi.

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