Oxfam: I paesi del G7 "alimentano la disuguaglianza globale" più di quanto lottino per ridurla


I leader dei cosiddetti stati del G7 - Stati Uniti, Canada, Gran Bretagna, Francia, Germania, Italia e Giappone - si incontreranno nel fine settimana nella città francese di Biarritz, sulla costa atlantica. Il padrone di casa sarà il presidente Emmanuel Macron, il quale ha messo in guardia dalla "crisi della disuguaglianza" che affligge il mondo.

Tuttavia, il Gruppo dei Sette ha in alcuni casi peggiorato il problema, ha dichiarato a RT Jon Date, il capo delle relazioni governative presso Oxfam, un'organizzazione benefica globale per la lotta alla povertà.

Abbiamo scoperto che in realtà, in una serie di settori, i paesi del [G7] stanno alimentando piuttosto che ridurre la disuguaglianza.

I governi di questi paesi stanno "promuovendo un modello di business" primo azionista "che non soddisfa le esigenze dei lavoratori e di molte persone nei paesi in via di sviluppo a basso reddito", ha spiegato Date. I leader del G7 hanno anche esacerbato la situazione non riuscendo ad adottare una tassa sulla ricchezza e ad affrontare i cambiamenti climatici, ha osservato.

Il recente studio di Oxfam mostra che, nonostante gli stati del G7 promisero nel 2017 di lleviare la disuguaglianza globale, "non sono seguite azioni, impegni o piani reali per realizzare un vero cambiamento". Date ha sottolineato che alcune delle economie più ricche del mondo hanno persino fatto alcuni passi indietro dall'agenda.

Stiamo assistendo a sistemi fiscali regressivi in ??paesi come gli Stati Uniti. Inoltre, nel Regno Unito possiamo vedere che l'aliquota principale dell'imposta sulle società diminuisce ulteriormente, il che aggrava la disuguaglianza.

Nel 2017, Macron ha eliminato la tassa sul patrimonio introdotta dal suo predecessore. La mossa è diventata quindi uno dei motivi dietro le massicce proteste antigovernative dei Gilet Gialli che hanno coinvolto la Francia negli ultimi 10 mesi.


Le più recenti da NOTIZIE BREVI

On Fire

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

L'avviso (finale) del Fondo Monetario Internazionale all'Impero Americano

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico   Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa