Il governo e l'opposizione venezuelana hanno istituito un tavolo di negoziazione e annunciato accordi parziali


Il governo e i rappresentanti dell'opposizione venezuelana hanno annunciato oggi di aver raggiunto una serie di accordi parziali per far avanzare l'agenda politica, economica e sociale del paese.

Il governo e l'opposizione del Venezuela hanno istituito un tavolo di negoziazione e annunciato accordi parziali

L'accordo, letto dal vicepresidente delle comunicazioni, Jorge Rodríguez, prevede circa sei punti che serviranno da punto di partenza del tavolo dei negoziati che è stato istituito oggi.

Gli accordi parziali prevedono l'incorporazione nell'Assemblea Nazionale (AN) del Partito Socialista Unito del Venezuela (Psuv) e delle fazioni alleate; rivedere e adeguare le garanzie elettorali e sollecitare il sistema giudiziario a concordare misure di benefici per alcuni cittadini detenuti.

Inoltre, hanno in programma di mantenere un consenso sulla negoziazione di Esequibo ai sensi dell'accordo di Ginevra; respingere l'applicazione di misure coercitive nei confronti del paese e chiederne la rimozione; oltre a promuovere lo scambio di petrolio per alimenti e medicine.

Il documento di consenso politico è stato firmato nella sala Antonio José de Sucre della Casa Gialla, sede del ministero degli Esteri venezuelano, alla presenza del corpo diplomatico accreditato nella nazione.




Rodríguez ha assicurato che i negoziati con l'opposizione continueranno ad avanzare nell'adempimento di queste condizioni e finalizzare altri accordi.

Ha aggiutno che tra i prossimi punti da discutere ci sono il disprezzo della AN e la valutazione della proporzionalità per le minoranze politiche.



Rodriguez ha precisato che questo tavolo dei negoziati è un passo avanti per il "consolidamento della pace per il Venezuela" e "per una soluzione concertata ai problemi dei venezuelani".

"Tutte le porte sono aperte al dialogo", ha ribadito Rodriguez.

D'altra parte, il deputato dell'opposizione Timoteo Zambrano, di Cambiemos, ha affermato di essersi unito al dialogo per lasciarsi alle spalle lo "scontro (politico) senza uscita".



"Continueremo a concordare di rimuovere gli ostacoli che danneggiano la democrazia, non è una strada facile ma è diversa; ci impegniamo ad agire con trasparenza e serietà", ha affermato davanti al corpo diplomatico.

Inoltre, il deputato Clauidio Fermín, di Soluciones para Venezuela, ha affermato che entrambe le parti hanno concordato di respingere le misure coercitive applicate contro il Paese perché minacciano l'apparato produttivo.

Le più recenti da NOTIZIE BREVI

On Fire

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

L'avviso (finale) del Fondo Monetario Internazionale all'Impero Americano

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico   Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa