1.
2. La Repubblica Araba Siriana è un paese sovrano e indivisibile. Chiunque, per motivi religiosi (ISIS, ecc.), etnici (Rojava) o geoeconomici (USA e alleati) attenti all’integrità territoriale della Siria, favorendone la balcanizzazione e il saccheggio delle risorse naturali, si pone contro la pace e al servizio degli interessi dell’imperialismo atlantico.
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4. Non ci sfugge che, dopo il tentato golpe islamista e filo-americano del luglio 2016, per la Turchia si è aperta una nuova fase storica, caratterizzata da una certa ostilità rispetto agli USA, come si può vedere dal recente acquisto del sistema missilistico russo di difesa anti-aerea, dal continuo sviluppo di sistemi d’arma turchi autonomi dalla tecnologia NATO e dalle minacce scomposte del presidente statunitense Trump di “distruggere l’economia turca”. Questo lento e pure contraddittorio svincolarsi della Turchia dal campo atlantico per orientarsi ai paesi emergenti dell’area euroasiatica è un fatto potenzialmente positivo, purché Ankara la finisca con l’ambiguità: il presidente turco Erdogan deve chiudere subito la base militare americana di Incirlik e iniziare il processo per uscire dalla NATO.
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6. I curdi sono cittadini della Repubblica Araba Siriana e come tali hanno gli stessi diritti e gli stessi doveri dei cittadini siriani delle altre etnie. Essi sono anzitutto chiamati a rispettare la Costituzione della Repubblica Araba Siriana: questo significa (a) rinunciare a organizzarsi in eserciti privati per di più armati dall’estero (YPG, FDS, ecc.) senza l’autorizzazione dello Stato Maggiore Generale dell’Esercito Arabo Siriano; (b) rompere ogni vincolo che unisce il separatismo curdo allo Stato di Israele e agli Stati Uniti, in quanto avversari della Repubblica Araba Siriana; (c) rispondere affermativamente alla proposta del governo di Damasco di “tornare nell’abbraccio della patria siriana”, rinunciando cioè a qualsivoglia forma di secessionismo che esuli dal controllo politico del legittimo governo a guida socialista della Repubblica Araba Siriana.
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di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...
di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...
di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...
di Alessandro Orsini* C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...
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