Un funzionario statunitense ha dichiarato alla stampa che gli Stati Uniti hanno dato una «manifestazione di forza» con i caccia F-15 e gli elicotteri d’attacco AH-64 dopo che le forze composte dai militanti jihadisti sostenute dalla Turchia si sono avvicinate minacciose alle truppe statunitensi e così facendo hanno «violato un accordo permanente».
Una denuncia formale è stata presentata alle forze armate turche attraverso canali diplomatici, ha aggiunto il funzionario.
Sebbene le truppe statunitensi si siano ritirate dalla Siria la scorsa settimana, alcuni operatori delle forze speciali sono ancora nell'area di Ain Issa, situata sull'autostrada M-4 strategica a metà strada tra il confine tra Siria e Turchia e l'ex Stato Islamico (IS , precedentemente ISIS) la cui "capitale" è ubicata a Raqqa.
La scorsa settimana, la Turchia ha lanciato un attacco denominato "Operazione Primavera di Pace" con lo scopo dichiarato di creare una "zona sicura" all'interno della Siria - principalmente sul territorio controllato dalle milizie curde alleate con gli Stati Uniti, ma che Ankara considera organizzazioni terroristiche.
Invece che truppe regolari, tuttavia, la Turchia utilizza militanti jihadisti, cosa simile accaduta nel 2016 durante "Operazione Eufrate Shield" diretta a colpire i curdi attorno ad Afrin.
Mentre la stampa occidentale indicava questi militanti come "ribelli moderati", un alto funzionario nordamericano citato li ha definiti come "criminali e banditi e pirati che dovrebbero essere spazzati via dalla faccia della terra".
Nel frattempo, i curdi hanno raggiunto un accordo con le truppe del governo siriano affinché queste si spostino verso il confine per bloccare i militanti. In precedenza, gli Stati Uniti avevano bloccato qualsiasi tentativo di restituire i territori liberati dall'IS dai suoi alleati curdi al governo di Damasco, poiché qui sono concentrate la maggior parte delle risorse petrolifere e agricole della Siria.
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