Sin dalle prime convulse e drammatiche ore in cui si è consumato il golpe in Bolivia che ha rovesciato il legittimo governo di Evo Morales è parso chiaro che dietro vi fosse la mano degli Stati Uniti.
Le conferme continuano ad arrivare.
"Sì, gli Stati Uniti sono coinvolti nella crisi”, ha dichiarato Sergey Narishkin, direttore del Russian Foreign Intelligence Service in risposta a chi gli chiedeva se si potesse parlare di qualche tipo di interferenza nordamericana nella situazione che la Bolivia sta vivendo.
Inoltre, il funzionario ha affermato che la crisi non sarà risolta presto, segnala l’agenzia Sputnik.
Secondo il capo dell'intelligence di Mosca che ha competenza delle attività all’estero, Washington ha bisogno di una crisi per "cambiare il corso politico" in Bolivia.
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