Cina, Global Times: L'uso della tecnologia di riconoscimento facciale protegge i diritti umani



di Li Qingqing - Global Times

Gli utenti cinesi di telefoni cellulari sono stati tenuti a presentare scansioni di riconoscimento facciale per verificare la loro identità quando fanno domanda per nuovi numeri di telefono, secondo il Ministero dell'Industria e dell'Information Technology. La nuova regola è entrata in vigore domenica e ha suscitato molta attenzione da parte della comunità internazionale. Molti media occidentali hanno accusato la regola di violazione dei diritti umani, e alcuni hanno persino affermato che la Cina ha fatto un altro passo verso uno “Stato di sorveglianza distopica".

Qual è il diritto umano più importante? Potrebbe essere la sicurezza. Il riconoscimento facciale e il sistema dei nomi reali sono attualmente i modi più efficaci per reprimere la frode delle telecomunicazioni e il furto di identità. Queste misure hanno protetto con successo la sicurezza personale e delle proprietà degli utenti cinesi di telefoni cellulari.

La Cina è diventata uno dei paesi con il più rapido sviluppo del riconoscimento facciale, ma alcuni media occidentali hanno usato il cliché dei diritti umani per attaccare la Cina. Non si sono resi conto che la praticità e la sicurezza offerte dalla nuova tecnologia rappresentano anche una garanzia per i diritti umani.

Ad esempio, alcune persone hanno censurato l'uso della Cina di prodotti di sorveglianza, tra cui il riconoscimento facciale e l'analisi dei big data nella regione autonoma uigura dello Xinjiang della Cina nord-occidentale, affermando di violare i diritti umani delle persone nella regione. Tuttavia, questi prodotti hanno lo scopo di rilevare i terroristi e proteggere la gente comune e il riconoscimento facciale ha svolto un ruolo importante nella lotta al terrorismo e nel riportare la pace nello Xinjiang. Non è questa una grande dimostrazione di diritti umani?

In effetti, la Cina non è l'unico paese che utilizza il riconoscimento facciale e le telecamere di sorveglianza. Questi strumenti sono stati adottati da molti paesi per mantenere la sicurezza sociale e la stabilità. A ottobre, secondo quanto riferito, la Francia ha usato il riconoscimento facciale per fornire ai suoi cittadini identità digitali. Già nel 2011, c'era una rete di quasi 2 milioni di telecamere di sorveglianza nel Regno Unito, secondo quanto afferma The Guardian. Ma perché alcuni media occidentali montano campagne solo sull'uso cinese del riconoscimento facciale e delle telecamere di sorveglianza? I doppi standard occidentali sono fin troppo ovvi.

Dobbiamo ammettere che il riconoscimento facciale ha affrontato alcune controversie tecnologiche. Ad esempio, alcuni sostengono che il riconoscimento facciale può captare informazioni personali e influenzerà la sicurezza delle informazioni biologiche delle persone. È vero che qualsiasi tecnologia di identificazione dovrebbe considerare i diritti degli utenti come una priorità.

Tuttavia, la Cina ha costantemente regolato l'uso del riconoscimento facciale.

A novembre, la Cina ha istituito un gruppo di lavoro a livello nazionale per stabilire gli standard per il primo regolamento sul riconoscimento facciale del paese. Il gruppo è costituito da 27 importanti aziende cinesi, tra cui Tencent e iFlytek, e mira a promuovere la governance cinese nell'intelligenza artificiale e promuovere il solido sviluppo del settore.

Lo sviluppo di nuove tecnologie è inarrestabile. Invece di accusare la Cina di mettere le cosiddette cavigliere elettroniche sul popolo cinese, i media occidentali dovrebbero vedere che la Cina ha esplorato i confini delle regole della nuova tecnologia. Tale esplorazione può anche essere un riferimento per altri paesi. Alcuni paesi occidentali non dovrebbero ignorare o persino infangare gli sforzi della Cina.

(Traduzione de l’AntiDiplomatico)

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