I perni dell'asse della Resistenza, Hezbollah e Siria hanno ribadito che continueranno la loro lotta contro il dominio statunitense nella regione dopo l'uccisione del Generale iraniano Qasem Solemiani
"Gli assassini americani non saranno in grado di raggiungere nessuno dei loro obiettivi che sperano di raggiungere con questo grande crimine", ha dichiarato oggi il segretario generale del Movimento di resistenza islamica del Libano (Hezbollah).
Il leader di Hezbollah, allo stesso modo, ha assicurato che l'eredità di Soleimani continuerà a rafforzare i risultati dell'asse della Resistenza.
Completeremo il tuo percorso, ci impegneremo giorno e notte per realizzare i tuoi obiettivi, alzeremo la tua effige in tutti i campi aumenteremo i trionfi dell'asse della Resistenza (...)", ha promesso Nasrallah.
D'altra parte, ha promesso una "equa rappresaglia" agli "assassini e criminali" degli Stati Uniti, ai quali "corrisponde la responsabilità del sangue di questo martire", "ha ribadito.
Da parte sua la diplomazia siriana in comunicato ha precisato che "la Siria condanna nei termini più forti la perfida aggressione criminale americana che ha portato al martirio del generale Qassem Soleimani, comandante della forza di Al-Quds nel Corpo della Guardia rivoluzionaria iraniana e vicecomandante della Forza popolare irachena, Abu Mahdi al -Muhandes".
Il ministero degli Esteri ha definito questa aggressione come una pericolosa escalation della situazione nella regione.
"Questa insidiosa aggressione ricorda i metodi delle bande criminali e conferma la responsabilità degli Stati Uniti per l'instabilità che sta vivendo l'Iraq", secondo Damasco.
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