Guerra e pace dell’Energia - Demostenes Floros

La strategia dell’Italia per il gas naturale tra Federazione Russa e Nato

I gasdotti che uniscono, e che potrebbero unire nel futuro prossimo, l’Unione europea e la Federazione russa rappresentano la contraddizione esistente tra i rapporti politici e militari (leggasi NATO) tra i Paesi europei e gli Stati Uniti da una parte e gli interessi energetici e commerciali di Berlino, Parigi, Roma, Ankara con Mosca – porta verso l’Asia – dall’altra.


Ogni pipeline definisce infatti una serie di relazioni industriali e geopolitiche. In Italia, nel corso degli ultimi quindici anni, i diversi governi che si sono susseguiti – pur con pregi e limiti differenti – sono stati incapaci nel sostenere una linea di equilibrio tra Stati Uniti e Federazione Russa avente l’obiettivo di perseguire, in primo luogo, gli interessi nazionali italiani all’interno di un contesto multipolare profondamente mutato.


Le scelte strategiche che verranno adottate dal nostro Paese nel settore dell’energia – a partire dall’obiettivo dell’Unione Energetica Europea – non potranno prescindere dall’evoluzione politica dell’Ue e dal futuro – tutt’ora, nebuloso e non privo di rischi – della moneta unica.


Dinanzi alla Germania divenuta nel frattempo principale hub-energetico europeo, dovremmo forse rivedere il concetto di Sicurezza Energetica Nazionale? Se sì, tenendo conto del nuovo contesto Eurasiatico dell’energia, come?





Indice


  1. Prefazione di Lucio Caracciolo

  2. Premessa

  3. La Federazione Russa di Vladimir Vladimirovic Putin nell’odierno contesto internazionale

  4. South Stream, tubo della discordia tra Stati Uniti e Federazione Russa. L’occasione perduta per un possibile riposizionamento dell’Italia

  5. Gli approvvigionamenti energetici della Polonia tra presunte rivoluzioni ed occasioni perdute: dallo shale gas al gasdotto Nord Stream

  6. Intervista a Sergey Komlev, Responsabile della Direzione contratti e prezzi di Gazprom Export

  7. Dal South Stream al Turkish (Greek) Stream: Hub energetico o nuovo cavallo di Troia? Il ruolo del Corridoio Meridionale nell’ambito del nuovo contesto Eurasiatico dell’energia

  8. Intervista di Moritz Enders all’autore sulle prospettive del Mediterraneo Orientale

  9. L’inaugurazione del Turkish Stream e il lancio del Nord Stream II. Rischi e opportunità dell’Italia tra Africa, BCE e Unione Energetica Europea

  10. Conclusione

  11. Postfazione di Giuseppe Cucchi

  12. Note metodologiche

  13. Glossarietto


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