Negli USA il vicepresidente Mike Pence, che notoriamente non crede nella scienza, è incaricato di affrontare il coronavirus

In una confusa conferenza stampa organizzata per parlare del nuovo coronavirus il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato che il suo vice Mike Pence sarà il responsabile della lotta negli USA al coronavirus.

«Mike lavorerà con i professionisti, i medici e tutti gli altri che stanno lavorando. La squadra è geniale. Ho trascorso molto tempo con la squadra nelle ultime due settimane, ma sono eccezionali e stiamo andando molto bene e Mike sarà al comando, e poi verrà da me a fare report».

Sulle colonne di The Independent, Greg Evans, fa notare come proprio Mike Pence notoriamente non creda nella scienza e quindi non sia la persona più indicata per prendere la direzione di chi è incaricato di affrontare il coronavirus, che seppur con numeri ancora modesti ha raggiunto gli Stati Uniti.

Nella maggior parte dei casi, nominare il vicepresidente incaricato di sovrintendere a un compito importante come questo non farebbe desterebbe preoccupazioni, ma in questo caso si tratta di Mike Pence, che ha da lungo tempo problemi con la scienza.

Per fare alcuni esempi, il cristiano evangelico una volta ha affermato che "fumare non uccide", negato la teoria dell'evoluzione e affermato che il cambiamento climatico è "solo un problema per la sinistra".

Date le prove schiaccianti che Pence chiaramente non ha alcun interesse o fiducia nella scienza, il fatto che sia stato incaricato di combattere un virus che ha già ucciso 3.000 persone non è stato accolto con un'ondata di entusiasmo, scrive The Independent.

Mentre era governatore dell'Indiana, Pence tagliò la spesa pubblica per i servizi sanitari che portò al peggior focolaio di HIV nella storia dello Stato e una volta disse che i malati di AIDS dovrebbero essere trattati con la "terapia della conversione". La gente non l'ha dimenticato.

In Italia, invece, semplicemente lo ignorano perché il vassallaggio verso gli Stati Uniti è totale. Quindi si può diffamare la Cina o qualunque altro paese. Ma sugli USA si deve stare zitti. Anche se poi si è pronti a massacrare chiunque cerchi di raccontare qualcosa di diverso dalle verità ufficiali.

Alle nostre latitudini per convezione i cinesi sono brutti e cattivi, quindi non hanno saputo controllare l’epidemia, mentre gli statunitensi sono quelli buoni e competenti. Peccato che a causa della sanità privata i cittadini statunitensi poveri non possono nemmeno fare screening e sapere se sono stati contagiati visto che un tampone costa oltre 3000 dollari. Senza contare che il politico incaricato di coordinare il contrasto al coronavirus è un uomo che non crede alla scienza.

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