Come in Siria, anche il Libia, chi perde la guerra usa la carta delle accuse sull'uso di armi chimiche


Fathi Bashagha, Ministro del Governo Libico(GNA) sostenuto dalla Turchia ha accusato l'appaltatore militare privato russo Wagner e le forze del Generale Haftar(LNA) di aver usato armi chimiche in Libia, nella zona di Tripoli.

Bashagha, tra l'altro, ha tirato in ballo possibili alleati in questa accusa: "Siamo in forte collaborazione con Turchia, Stati Uniti e Regno Unito per garantire la sicurezza in Libia", ha dichiarato.

La vicenda sembra ricordare quella in Siria, dove i gruppi armati che combattono contro il governo siriano, quando sono sul punto di cadere cominciano ad accusare Damasco di usare armi chimche contro i civili, per provocare, come avvenuto già due volte, l'intervento armato di USA, Gran Bretagna e Francia.

Il portavoce dell'esercito nazionale libico, il generale Ahmed al-Mismari, ha negato le accuse secondo cui l'LNA ha usato armi chimiche sull'asse di Salaheddine nella Libia nord-occidentale, affermando che "un'indagine internazionale deve essere aperta su questa questione".

Giovedì Mismari ha scritto su Twitter: "Gli invasori turchi e i loro agenti traditori in quello che è noto come il" governo Saraj "stanno diffondendo voci secondo cui l'esercito nazionale libico sta usando gas tossici sull'asse di Salaheddine."




Ed ha poi proseguito: “Dopo aver analizzato gli obiettivi di queste voci maligne, ci risulta chiaro che le bande terroristiche stanno cercando un argomento per persuadere l'opinione pubblica a sostenere l'aeronautica turca che interferisce con gli aerei da combattimento e anche di usare gas tossici per colpire le postazioni dell'esercito nazionale libico ".




"Chiediamo a tutti coloro che sono coinvolti nella crisi libica e nella Missione di sostegno delle Nazioni Unite in Libia di monitorare attentamente questo aspetto e siamo pronti a condurre un'indagine internazionale", ha ribadito.




Il portavoce dell'esercito libico ha aggiunto: "Tali voci e menzogne ??sono state usate dalla Turchia in precedenza in Siria per diffamare l'esercito arabo siriano e per guidare la comunità internazionale a coprire le interferenze turche maligne nelle questioni arabe".




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