5 sommesse domande sul caso di Silvia Romano

di Marinella Correggia


11 maggio 2020

In margine al ritorno in patria della ragazza milanese Silvia Romano rapita in Kenya, dopo i baci e gli abbracci, gli inchini profondi di suo padre e le mascherine tricolori di ministri, la conversione all’islam (sindrome di Stoccolma?), alcune sommesse domande paiono legittime.

1. Quanti africani saranno uccisi dai jihadisti con i soldi italiani di un ennesimo riscatto? Perché poi i cocci rimangono sempre là, in questo caso in Africa, dove ne hanno già tanti. Ecco un’utile lettura: https://www.themisemetis.com/comunicazione/silvia-romano-riscattata-conte-berlusconi/5004/.

2. Se si vuole operare una vera restituzione internazionale (visto il debito coloniale e post-coloniale maturato dall’Occidente), perché non si dà lavoro al personale locale? Dappertutto in Africa ci sono tante persone davvero competenti (e di certo in grado di gestire una scuola materna). E in Africa ci sono, certo, anche stranieri, ma che operano in loco da tempo e bene; missionari o laici che siano (e volontari o cooperanti). C’è proprio bisogno di nuovi arrivi di principianti che poi, come successo in passato in paesi mediorientali come Siria e Iraq (e in Africa con turisti) devono essere liberati?

3. Quanti favori dovrà restituire l’Italia al turco Erdogan visto che sono stati i servizi segreti turchi a fare da tramite per il riscatto e il successivo rilascio della Romano nel Corno d’Africa? Di certo non basterà la pubblicità al regime di Ankara grazie al giubbotto antiproiettile delle forze speciali turche (che vedete nella foto).


4. E appunto: come mai in Africa la collaborazione è venuta da Ankara? Chiarissimo: https://it.insideover.com/politica/erdogan-africa-somalia-silvia-romano.html

5. Qualcuno ricorda ancora che senza la Turchia di Erdogan a fare da autostrada a decine di migliaia di jihadisti, la Siria non sarebbe stata distrutta?

Le più recenti da NOTIZIE BREVI

On Fire

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

L'avviso (finale) del Fondo Monetario Internazionale all'Impero Americano

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico   Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa