Nuovo contenzioso tra le due Coree: Pyongyang interrompe le comunicazioni con Seul 


di Francesco Fustaneo


Nei giorni scorsi nella zona demilitarizzata a confine tra le due Coree, dissidenti nordcoreani hanno diffuso dei volantini di propaganda anti-Pyongyang: la mancata pronta reazione di Seul a riguardo, è stata mal digerita dalla leadership nordcoreana che l'ha bollata come un “atto disonesto delle autorità sudcoreane di concepire e proteggere la provocatoria operazione di spargimento di volantini da parte dei sudici disertori del nord”.

Con un comunicato diramato poi in data odierna dal KCNA (Korean Central News Agency ), l'agenzia di stampa pubblica della Corea del Nord, si rincara la dose affermando che verranno interrotte a partire da oggi tutte le comunicazioni ufficiali con Seul. I disertori con i loro gesti - si legge nel comunicato - approfittando della posizione irresponsabile delle autorità sudcoreane e della loro connivenza, hanno osato ferire la dignità della nostra suprema leadership e deridere il sacro nucleo mentale di tutto il nostro popolo. Questo era un segno di ostilità nei confronti di tutto il nostro popolo. Per quanto riguarda la questione della dignità della nostra suprema leadership, non può esserci perdono né opportunità. Dovrebbero essere costretti a pagare caro per questo. Non baratteremo mai la dignità della nostra suprema leadership per nulla, ma la difenderemo a costo della nostra vita. Siamo giunti alla conclusione che non è necessario sedersi faccia a faccia con le autorità sudcoreane e non c'è alcun problema da discutere con loro, poiché hanno solo suscitato il nostro sgomento. Kim Yo Jong, primo vice direttore del dipartimento del CC, nonché sorella di Kim Jong-un, ha sottolineato che le relazioni con la Corea del Sud dovrebbero essere considerate ora alla stregua di quelle con un paese nemico.

Dunque questo nuovo contenzioso apertosi, mina il lungo cammino di apertura e distensione bilaterale e rischia seriamente di buttare in aria tutte le relazioni diplomatiche tessute a seguire dall'aprile del 2018, mese in cui venne siglato lo storico accordo di pace tra le due Coree.

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