Teheran: "L'assassinio di Soleimani non ha cambiato la posizione dell'Iran sulla Siria"


Il vicepresidente iraniano Ishaq Jahangiri, ieri, ha ribadito che l'assassinio del generale Qassem Soleimani non ha cambiato le politiche filo-siriane della Repubblica islamica. Secondo l'agenzia di stampa Fars, i commenti di Jahangiri sono arrivati durante la sua prima telefonata avvenuta ieri con il nuovo primo ministro siriano Hussein Arnous.

"L'Iran non esiterà a prendere provvedimenti per allentare le pressioni imposte alla Siria", ha riferito Jahangiri ad Arnous. Ha aggiunto: "L'assassinio del generale Qassem Soleimani non ha comportato alcun cambiamento nelle politiche pro-siriane dell'Iran".

Il primo ministro siriano Hussein Arnous aveva discusso con il consigliere del primo vicepresidente dell'Iran e il capo del comitato di sviluppo delle relazioni economiche iraniane con Siria e Iraq, Hassan Dinai, i passi necessari per rafforzare la cooperazione economica di fronte alle sanzioni statunitensi.

Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Abbas Mousavi ha anche lui espresso la condanna del suo paese per lo sviluppo e l'attuazione del Caesar Act contro la Siria, considerandolo uno strumento attuato "in violazione delle leggi internazionali e dei principi umanitari".

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