di Paola Di Lullo
Si chiamava Ibrahim Mustafa Yaqoub ed aveva 29 anni.
Poco fa, l'esercito israeliano gli ha sparato al collo nel villaggio di Kafel Haris a Salfit.
No, niente coltelli né presunti "attentati", nessuna violazione checkpoint, nessuna intimazione di Alt, Ibrahim si trovava di fronte a una casa sulla strada principale con amici.
Esercito e coloni hanno aperto il fuoco in modo casuale e folle, colpendo a morte Ibrahim e ferendo al piede Muhammad Abd al-Salam, 17 anni.
Ucciso a sangue freddo e senza nemmeno la decenza di inventare un motivo "plausibile".
Era palestinese, Ibrahim, non c'è bisogno di altra ragione per assassinarlo.
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