Yanis Varoufakis: "Con il Recovery Fund l'Italia farà la stessa fine della Grecia"



Il Recovery Fund è stato descritto in toni trionfalistici da alcuni giorni su praticamente tutta la stampa italiana. Questo nonstante è ormai chiaro, come ha scritto l'editorialista di Milano Finanze Guido Salerno Aletta, che le carte dicono ben altro per l'Italia. Ma che a festeggiare siano praticamente solo la Germania e i "frugali" - coloro che la propaganda del fondamentalismo europeista vorrebbe al contrario sconfiti dall'idea universale del bene europeo - lo spiega con una chiarezza emblematica Yanis Varoufakis, l'ex minitro delle finanze della Grecia ai tempi del famoso referendum del 2015 con la resa del primo governo Tsipras al regime di austerità e barbarie imposto da Bruxelles.


In un'intervista di Angela Mauro su Huffington Post, l'autore del recente "Adulti nella stanza. La mia battaglia contro l'establishment dell'Europa", libro che è la dimostrazione plastica di come un tavolo negoziale ai diktat neo-liberisti della Troika non esiste e non esisterà mai, sostiene come il LRecovery Fund sia un'altra grande sconfitta per l'Unione Europea perché "seppelisce gli eurobond" e persegue la linea dell'austerità imposta da Berlino. E' stato "un piano preparato da Berlino per uccidere gli eurobond proposti dall’Italia, dalla Spagna, dalla Francia e gli altri paesi più colpiti dal covid. Si tratta di un fondo insignificante dal punto di vista macroeconomico". E Varoufakis si concentra proprio sul caso dell'Italia: "La vostra economia subirà un calo del pil del 15 per cento, roba pazzesca. L’anno prossimo Bruxelles sarà spinta da Berlino a fare pressione sul governo italiano per riequilibrare il bilancio. E anche se nel 2021 ci sarà il recovery fund, non sarà sufficiente per eliminare il deficit di bilancio. Magari potrà portarlo a -8 per cento, ma non di più. Per riequilibrare il bilancio dovrete sottostare a ferree regole di austerity."


Con il Patto di Stabilità, fa intendere Varoufakis, che sarà tornato da padrone. "Ggli Stati europei non avrebbero dovuto avviare una discussione sul recovery fund ma sulla sospensione del Patto di stabilità e crescita a tempo indeterminato. Invece di discutere di questo punto che è cruciale, si sono messi a discutere di miliardi di euro che non risolveranno il problema e non addrizzeranno la direzione di marcia filo-austerity", ha concluso. La vittoria perfetta, l'ennesima del resto, di Berlino e delle elites transnazionali finanziarie che hanno distrutto l'Europa del sud. Una vittoria talmente perfetta da far credere (o meglio da far propagandare agli sconfitti) di essere loro i vincitori.

Le più recenti da NOTIZIE BREVI

On Fire

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

L'avviso (finale) del Fondo Monetario Internazionale all'Impero Americano

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico   Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa