Shi Zhengli, virologa cinese: "Il Covid non è nato a Wuhan. Trump si scusi"

Riproponiamo un interessante articolo apparso su il 'Corriere della sera' che, seppur con qualche dubbio, riporta tesi scientifiche che confutano la versione di Trump sul 'virus cinese'


di Guido Santevecchi


dal Corriere della sera 27 luglio 2020



Shi Zhengli, 56 anni, virologa cinese con Ph.D in Francia, ha studiato i pipistrelli nelle grotte per più di quindici anni, per questo la chiamano Bat Woman. Era già rispettata e famosa, ma da gennaio per alcuni è anche famigerata. Secondo l’accusa, generica e mai provata, dall’Istituto di virologia di Wuhan sarebbe potuto sfuggire il coronavirus che ha fatto sprofondare il mondo nella pandemia. La teoria complottista ha dato a Donald Trump lo spunto per coniare gli slogan «Virus di Wuhan», «Virus cinese» e anche «Kung Flu», un gioco di parole che mischia arti marziali e influenza.


Ora la scienziata dice alla rivista Science: «Le affermazioni del presidente Trump che il Sars-CoV-2 è uscito dal nostro istituto contraddicono totalmente i fatti, danneggiano il nostro lavoro accademico e la nostra vita personale. Il presidente Trump ci deve le sue scuse». Science ha mandato domande scritte a Shi Zhengli due mesi fa, ha ricevuto le risposte per email il 15 luglio e le ha appena pubblicate. La ricercatrice dice di aver scoperto con i suoi colleghi il nuovo virus alla fine del 2019, in pazienti con una polmonite di origini allora ignote. Shi crede che «il Sars-CoV-2 sia molto probabilmente partito dai pipistrelli».


Domanda di Science: che cosa pensa della teoria secondo cui persone infette che vivevano vicino a miniere abitate da pipistrelli abbiano portato il contagio a Wuhan? Risposta: «La probabilità che il virus sia passato direttamente da un pipistrello a un uomo è molto bassa. Tendo a sostenere lo scenario dell’animale intermedio. Dove questo sia avvenuto non è ancora stato scoperto. Sappiamo dalla storia, come quella dello Hiv (il virus dell’Aids, ndr), che i luoghi dove sono scoppiate le grandi malattie di solito non sono gli stessi in cui sono originate, vale a dire non sono quelle dove è accaduto lo spillover (il salto da animale a uomo, ndr). Non credo che il passaggio sia avvenuto a Wuhan. Quanto alle miniere, penso che vi riferiate alla grotta dei pipistrelli a Tongguan, nello Yunnan. Fino a oggi, nessun abitante di quella zona è stato infettato da coronavirus». Quale è stato il ruolo del mercato di Wuhan? «Potrebbe essere stato solo un luogo affollato dove si è verificato un focolaio».


Prima dell’intervista a Science, Bat Woman a febbraio raccontò di aver ricevuto una telefonata il 30 dicembre, mentre era a una conferenza a Shanghai: «Era il direttore dell’Istituto di prevenzione e controllo delle malattie virali, da Wuhan, e mi disse di tornare subito, avevano trovato un nuovo coronavirus in due pazienti con polmonite». Shi Zhengli ha detto di aver avuto il dubbio atroce: «Può essere venuto dal nostro laboratorio?». Rientrata a Wuhan accertò che non era possibile e disse: «Posso garantirlo sulla mia vita». Shi conclude così: «Negli ultimi vent’anni i coronavirus hanno gettato il caos nella vita e nell’economia, vorrei fare un appello a rafforzare la cooperazione internazionale nella ricerca. Spero che gli scienziati del mondo possano lavorare uniti».


Il biologo Kristian Andersen di Scripps Research pensa che le risposte di Shi siano state «scrutinate» dalle autorità cinesi, ma osserva che «sono logiche e coerenti con la scienza». Secondo Richard Ebright della Rutgers University, che crede possibile un incidente di laboratorio, invece le risposte «sono robotiche, repliche di precedenti affermazioni cinesi».

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