Video. Il caos è servito. Scontri in Libano: migliaia di libanesi protestano dopo le esplosioni al porto di Beirut


La polizia è stata costretta a usare gas lacrimogeni contro una folla che oggi ha cercato di irrompere nell'edificio del parlamento libanese, accusando le autorità della tragica esplosione a Beirut. I manifestanti hanno cercato di sfondare le barricate e hanno lanciato pietre.

Il filmato mostra agenti antisommossa, equipaggiati con scudi, che avanzano per disperdere la folla nelle strade centrali, mentre i gas lacrimogeni si disperdono nell'aria.
Molti dei manifestanti insoddisfatti della situazione, indossano mascherine, lanciano oggetti alle forze di sicurezza e si rifiutano di ritirarsi.





In altre immagini diffuse dai media locali, si possono vedere migliaia di persone raccolte nella Piazza dei Martiri di Beirut.








Un altro video mostra i manifestanti che marciano per le strade di una delle zone colpite dalle esplosioni, chiedendo che il governo venga rovesciato.

"La gente chiede la caduta del regime" sono alcune degli slogan che i manifestanti hanno scandito invocando la "rivoluzione". Su alcuni cartelli la scritta: "Andate via, siete tutti assassini", riferisce l'agenzia Reuters.

La rabbia della popolazione libanese è legittima, si spera che si evitino le ingerenze straniere, che non danno nessun contributo alla risoluzione dei problemi interni, ma solo caos e distruzione, se non bastasse già quella che c'è.

Che l'esplosione di Beirut non siano il pretesto per portare una guerra civile in Libano utile solo a chi non ha mai sopito i propri appetiti coloniali.



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