Libertà di parola made in USA: Google ha chiuso l'account di alcuni principali media cubani



di Andrea Mencarelli

La società statunitense Google ha chiuso l'account di alcuni principali media cubani, tra cui Granma (organo del Partito Comunista al governo), Mesa Redonda (la principale trasmissione informativa in diretta del portale Cuba Debate), Cubavisión International, Juventud Rebelde. Tale chiusura ha incluso anche la scomparsa dei canali YouTube.


Il pretesto addotto é che, in base all'embargo, sarebbero state violate le “leggi sull'esportazione” degli Stati Uniti, attraverso il trasferimento delle app da Google Play a paesi sottoposti a embargo che secondo gli amministratori potrebbe essere vietato e i profili bloccati.


La realtà è che questi eventi si sono verificati contro importanti canali di comunicazione cubani, con contenuti di alto valore politico e sociale che spesso smascherano gli attacchi mediatici contro Cuba. Tra i più recenti, gli approfondimenti informativi sulla lotta al Covid-19 e la discussione sulla presentazione del vaccino cubano "Soberana 01".


L’imperialismo statunitense, che si dipinge come “modello di democrazia”, sfrutta ancora una volta il criminale bloqueo contro Cuba per imporre la sua visione, negando la sua inefficacia nella gestione dell’emergenza sanitaria e i meriti della Rivoluzione cubana nei confronti della popolazione dell’isola e a livello internazionale.


Viva Cuba Libre! Stop al bloqueo!

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