Dopo la totale regolamentazione della marijuana, più di 50.000 uruguaiani possono consumarla senza essere considerati criminali, oltre al fatto che sono stati ridotti sia il mercato illegale che gli arresti per reati legati alla legge sulla droga, ma ci sono ancora problemi nella distribuzione nelle farmacie e incognite dei risultati concreti che la strategia avrà nel lungo periodo.
Lo rivela l'ultimo monitoraggio ufficiale e le valutazioni della Legge 19.172 sulla regolamentazione della marijuana e dei suoi derivati, che il Parlamento ha approvato nel 2013. Sette anni dopo, l'Uruguay rimane l'unico paese al mondo che ha completamente legalizzato la catena di produzione, vendita e consumo di cannabis.
Un rapporto preparato dal National Drug Board e dall'Uruguayan Drug Observatory ha spiegato che, fino alla fine dello scorso anno, 50.659 persone erano autorizzate ad accedere alla marijuana attraverso canali legali: 7.871 erano coltivatori domestici, mentre 4.187 facevano parte di club e 38.601 sono stati iscritti come acquirenti di farmacie.
Te acercamos datos del último informe disponible sobre las políticas sobre el #cannabis en #Uruguay y cómo evolucionó la captura del mercado clandestino, ya que uno de los principales objetivos de esta regulación es quitarle clientes al narcotráfico. pic.twitter.com/njvxwXTylS
— Acuerdo por la Regulación Legal del Cannabis (@RegulacionLegal) August 26, 2020
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