La chiamano l'unica "democrazia del Medio Oriente" anche se applica le violazioni dei diritti umani più indicibili. Uno di questi è la cosiddetta detenzione amministrativa, strumento che Israele usa per arrestare i palestinesi ed evitare di applicare le norme di un giusto processo.

Maher Ajras, è oggi uno dei simboli della lotta palestinese. Per protestare contro il suo arresto con la "detenzione amministrativa", Ajras si nutre da 77 giorni consecutivi solo con l'acqua in sciopero della fame completo.

Padre di 6 figli, ha promesso che questa è l'ultima volta che il regime israeliano lo arresta. E' disposto a dare la vita per questa battaglia.




Maher è debole e la sua vita è in pericolo. Un gruppo di suoi compagni nelle carceri israeliane ha minacciato di iniziare uno sciopero della fame se non sarà rilasciato. Nel frattempo, gli ex prigionieri palestinesi protestano ogni giorno davanti all'ufficio della Croce Rossa nel loro paese, per chiedere il suo rilascio immediato.

Dal movimento della Jihad islamica, hanno avvertito che il regime di Tel Aviv pagherà un prezzo alto se Maher dovesse perdere la vita.

Ci sono circa 350 palestinesi detenuti nelle carceri israeliane sotto la cosiddetta detenzione amministrativa. I gruppi per i diritti umani affermano che la detenzione amministrativa viola il diritto a un giusto processo. Tuttavia, il regime israeliano fa orecchie da mercante. Proprio ieri, ha arrestato 3 palestinesi in un campo profughi, vicino a Ramallah, provocando uno scontro con giovani palestinesi che hanno protestato contro queste pratiche illegali.